Anche
i rivenditori, le edicole e i tabaccai di Bitonto parteciperannodomani alla prima delle 8 giornate di sciopero nazionale indette dal
Sinagi (Sindacato nazionale giornalai) per protestare contro la
liberalizzazione della rete di vendita voluta dal Governo Renzi.
Domani,
allora, i giornalai sospenderanno dalle 8 e fino a fine giornata la
vendita dei quotidiani e dei periodici, restando comunque aperti.
«Una
decisione sofferta – si
legge sul volantino affisso sulle vetrine di alcuni rivenditori della
città – che
è stata assunta al fine di richiamare l’attenzione del Governo,
delle istituzioni e della pubblica opinione sullo stato di profonda
crisi in cui versa la categoria dei rivenditori dei giornali. Crisi
che ha fatto chiudere 2mila edicole soltanto nel 2014, e 10mila negli
ultimi anni, e che a breve porterà al fallimento le altre 30mila».
L’oggetto
dello sciopero sarebbe l’indisponibilità del Governo a riconfermare
la validità delle norme contenute nel decreto legislativo 170/2001
(Riordino
del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica),
volontà che invece aveva manifestato il precedente esecutivo, quello
guidato da Enrico Letta.
«Quando
si parla di liberalizzazione della rete di vendita– sottolinea invece una nota di Sinagi – senza
alcuna regola o limitazioni, mantenendo però l’obbligo della
parità di trattamento, si delinea con chiarezza la volontà politica
di annientare un’intera categoria, di promuovere il fallimento di
migliaia di microaziende e di mandare sul lastrico un numero ancora
più elevato di famiglie, oltre a ridurre la funzione dei giornali
quotidiani e periodici da strumento di informazione pluralista a mero
prodotto commerciale. Ad
aggravare questa situazione, c’è la totale indisponibilità da
parte della Federazione editori, a rinnovare un accordo nazionale,
scaduto da ormai 5 anni».
La
seconda giornata di sciopero dovrebbe essere il 12 dicembre, in
concomitanza con quello della Cgil e della Uil.