Dal gruppo regionale di Forza Italia riceviamo e pubblichiamo.
“Cosa aspetta la Regione ad intervenire seriamente e con inflessibile tenacia in merito al drammatico avanzare della cosiddetta Xylella ormai anche alle porte di Bari? Cosa ancora deve succedere perché la Regione si attivi seriamente e celermente con atti di indifferibile efficacia sul delicatissimo e spigolosissimo tema? A che punto è la Legge regionale che doveva essere approntata?” Lo dichiara Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia. “Si corre il serio e sempre più tangibile rischio che le inutili perdite di tempo prezioso impediscano di affrontare con il necessario ed energico piglio questa autentica sciagura. ‘Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata’, dicevano i romani. E noi temiamo che mentre Bari e gli indugi della politica regionale rimandano e temporeggiano, i nostri ulivi possano continuare a morire”, prosegue. “È ora di tutelare vigorosamente le nostre campagne e tutto il comparto olivicolo, ossatura indissolubile dell’agricoltura di Puglia, a sua volta ferreo e secolare segmento produttivo dell’economia della nostra Terra”. “È davvero inconcepibile tutto questo ritardo –continua il consigliere-. Attese ingiustificabili, rinvii e dilazioni che appaiono ormai l’espressione palese di una politica regionale inadeguata e fortemente approssimativa sulla questione. Un tentennare che offende l’agricoltura, per cui l’ulivo e la difesa degli alberi da ogni attacco sono le assolute e irrinunciabili priorità. Ci si deve invece muovere. Non si può più aspettare. Lo impone la nostra Terra; lo urla la coscienza agricola della Puglia, antica, gloriosa e da rispettare; lo chiede con forza la nostra economia, che tantissimo deve al comparto agricolo, lo promise il presidente Emiliano, quando assicurò che sarebbe stato il primo problema che avrebbe affrontato, ma che oggi resta completamente irrisolto venendo meno all’impegno con il mondo agricolo. Anche sul mancato monitoraggio la giunta è in colpevole e grave ritardo e, in alcuni casi, potrebbe essere stato utilizzato per elargire incarichi a esponenti e militanti politici, i soliti amici degli amici. Il governo regionale –conclude-, si attivi immediatamente e sensatamente: la misura è veramente colma, oltre ogni pazienza e sopportazione da parte degli agricoltori pugliesi”.