“Pronto? Anche voi? Non mi aspettavo che corresse così in fretta la notizia…”
Sono state queste le prime parole, un po’ incredule, che il bitontino Don Mimmo Parlavecchia ci ha proferito al telefono.
Il parroco, Missionario Preziosissimo Sangue presso la parrocchia di San Rocco a Bari da 14 mesi, è balzato agli onori della cronaca per aver affisso in parrocchia una piccola locandina, trovata su internet, che dice così “Non aspettare di essere portato a messa. Vieni tu stesso” con tanto di bara e addetti alle onoranze che trasportano il defunto.
Insomma, un invito per tutti i parrocchiani a recarsi in chiesa non soltanto da defunti, ma soprattutto da vivi per poterli conoscere e non dire di tutti “era una gran brava persona” solo per circostanza.
«Ho cercato soltanto di avviare con i miei fedeli un dialogo più aperto, cristiano, sincero e diretto partendo proprio da una provocazione – spiega don Mimmo -. Non devono avere timore di farsi conoscere. Senza proselitismo, cerco di incontrare tutti perché durante il cammino di fede Gesù si propone e non si impone».
Ma, come dicevamo, don Mimmo ha origini tutte bitontine.
È nato a Bitonto il 17 aprile del ’72 dalla famiglia Parlavecchia – Stellacci ed ha compiuto i suoi studi all’Istituto “Sacro Cuore”.
«Ebbene sì, sono legato a Bitonto da un profondissimo legame familiare e vengo spessissimo a trovare i miei parenti ed amici.
L’amore per i Santi Medici – continua il parroco – lo porto sempre nel cuore e mi guida sempre. È proprio nella nostra città che ho ricevuto la chiamata del Signore, che mi ha portato a compiere gli studi di seminario, poi, a Roma».
Chissà, una volta in più a messa – evitando le canoniche festività natalizie e pasquali – potrebbe far sì che chi dovrà dire le ultime parole, quanto meno, nell’epoca della finzione, dica anche qualcosa di sincero per le nostre anime turbate dalla folle corsa della vita.
Dunque, ci si augura che i fedeli seguano il messaggio di don Mimmo affinché non resti lettera… morta.