Dello scranno/sedia custodita in Cattedrale e realizzata dall’artista Aldo Citelli abbiamo già orgogliosamente parlato (clicca qui per articolo https://bit.ly/2TaNCA0). Così come, sul nostro fratello maggiore in edicola da pochi giorni, abbiamo sottolineato la croce realizzata con il legno dei barconi arenati a Lampedusa da alcune bambini ospiti della cooperativa “Auxilium”, con tanto di inconfondibile mano di Vitantonio Vacca e Michele Migliore.
Ma Bitonto, il 23 febbraio, il dì della visita di papa Francesco nel capoluogo pugliese, è stato presente anche per garantire la sicurezza al vescovo di Roma.
Lo ha fatto con un nostro concittadino (certo, lui è nato a Bari, ma è nella città dell’olio e del sollievo dal 1990), un altro nostro vanto, una ennesima persona di cui andare fieri.
Vito Spartano, allora. Che nella città di san Nicola è stato uno dei componenti del terzo anello per la sicurezza del Pontefice.
“Inutile – ci racconta – descrivere l’emozione, anche perché è la prima volta che mi sono trovato in una situazione del genere, e con un ospite così particolare. Quale è stata la cosa più difficile? In realtà è andato tutto bene, perché, ovviamente, c’erano le Guardie svizzere che hanno gestito benissimo l’evento con l’esperienza che si ritrovano. E con l’organizzazione maniacale che dedicano a tutti i dettagli in questi eventi. Ma oltre all’emozione, c’è stata la soddisfazione, enorme, di aver dato il mio piccolo contributo affinché tutto andasse come doveva”.
E, mentre parla di come si vivono giornate come queste, Vito guarda indietro. Ripercorre con la mente e le parole la strada che ha percorso per arrivare a poter raccontare certi momenti. Una vita vissuta sulle onde del sacrificio, della passione, della maniacalità, della cura di se stessi. E, da oltre 20 anni pure degli altri.
Classe 1969, attualmente insegnante di karate e arti marziali miste, ha iniziato – aveva appena 15 anni – come atleta alla “IPPON KARATE” di Santo Spirito, per poi passare alla “Renshi” di Bari dove tutt’oggi è tesserato.
Dall’età di 29 anni, poi, ha lo start la seconda fase della sua vita. Quella di buttafuori nelle più rinomate e belle discoteche del tacco d’Italia, che lo porta a farsi conoscere nel mondo della sicurezza e a prendere contatti con le più prestigiose agenzie settoriali romane e del Nord Italia. E mondo che, dì lì a poco, gli aprirà un qualcosa di incredibile. Pieno zeppo di serate, eventi, inaugurazioni, giornate passate con i tanti volti che popolano lo star system italiano e non solo. Citarli tutti, ovviamente, è impossibile. Quel che è certo è che Vito Spartano è stato in prima linea quando in città abbiamo avuto Costantino Vitagliano, Cecilia Rodriguez, Aida Yespica, Stefano De Martino e tanti altri. Nei concerti di numerosi artisti, tra cui Vasco Rossi e Gigi D’Alessio.
Nel 2002 ha avuto un ruolo, sempre nel suo ambito, nel programma Rai “Torno Sabato” condotto da Giorgio Panariello, mentre nel 2009 gli si sono aperte persino le porte del Festival di Sanremo, quando è stato Road Manager di Remo Girone, uno dei più famosi, seri e apprezzati attori nostrani.
E, proprio per non farsi mancare nulla (Vito segue anche molti youtubers e nel 2017 è stato responsabile Sicurezza a “Medimex”), non poteva non avere anche una esperienza nel mondo del cinema. Il nostro concittadino, infatti, ha avuto l’onore di essere coordinatore blockers nell’ultimo capitolo della saga di 007, dal titolo “No time to die”, girato anche tra Matera e Gravina, e in uscita nelle sale il 9 aprile.
E l’ultima puntata di questa vita passata sempre sulla cresta dell’onda è stata, appunto, la visita di papa Francesco.
Ma Vito Spartano è già pronto a rimettersi in moto…