Dieci anni e non sentirli, affatto. Anzi, andare avanti con lo stesso spirito, determinazione e obiettivi. Non per forza formare i giovani politici di domani, ma dare ai ragazzi una coscienza critica per farli diventare cittadini attivi del mondo, attenti e preparati a quello che succede e ai cambiamenti che li circondano. Restando sempre fedeli ai principi della democrazia, partecipazione e della Costituzione.
Questo è un anno particolare per “Città dell’uomo”, la scuola di formazione politica nata nel 2008 e che spegne le dieci candeline, e un traguardo che significa, inevitabilmente, fare i conti con quello che è stato e quello che ci sarà da fare. Con la ferma convinzione che, visti i tempi attuali, è quasi un dovere andare avanti.
In due lustri, insomma, tanto è stato fatto, e lo ha ricordato il preside Filippo Rucci. Presentazioni di disegni di legge al Senato, continuo interfaccia con il Consiglio regionale, la visita di importanti uomini delle Istituzioni (Walter Veltroni, Luciano Violante, Marcello Veneziani, Fausto Bertinotti, Gianfranco Fini, Gaetano Quagliarello, solo per citarne qualcuno), il ricordo di rilevanti personalità del Sud (Giovanni Modugno, Aldo Moro, Antonio Gramsci, Giuseppe Di Vittorio, Gaetano Salvemini, Giuseppe Di Vagno).
“Anni non facili ma pieni di soddisfazioni – ha ricordato Giovanni Procacci, uno dei fautori del progetto e della scuola – e siamo nati con la consapevolezza della crisi della democrazia e della partecipazione, e davanti anche al vuoto totale delle agenzie formative, che purtroppo c’è ancora oggi. Siamo stati sempre fedeli soltanto al partito della Costituzione. Abbiamo acceso in moltissimi ragazzi una coscienza alla cittadinanza per consentirgli di capire e abitare il proprio tempo”. L’ex senatore ed europarlamentare ha anche speso parole di elogio per il mai dimenticato Domenico Saracino, professore che ha fatto scoprire la lezione di Giovanni Modugno, e che finché ha potuto si è impegnato alla causa della scuola di formazione.
Impegno che è pronta a mettere più che mai anche Cecilia Petta, docente della “Città dell’uomo”, che ha annunciato le novità di questo nuovo anno scolastico.
La riduzione degli alunni partecipanti (non più di 65), un approccio diverso agli argomenti – saranno affrontati attraverso focus e laboratori didattici -, e-learning e autoformazione.
Quest’anno, allora, si parlerà – anche – di Unione europea, su cosa significa davvero informare oggi, il ruolo delle donne nella società (sarà ospite la giornalista televisiva Tiziana Ferrario), e ci sarà un approfondimento sulla figura di Vincenzo Rogadeo.