Com’è possibile che ancor oggi
avvengono episodi di violenza e sfruttamento minorile?
Eppure, le cosiddette
“periferie” delle città, non dovrebbero essere emarginate dal contesto sociale
e civico, onde evitare spiacevoli episodi come quello mostrato dal programma
televisivo “Le Iene” presso lo Stadio San Nicola di Bari.
Tra i bambini in cerca di
“denaro”, magari per soddisfare le richieste dei loro genitori per
sopravvivere, v’è un nostro figlio (stando a quanto egli stesso ha dichiarato
al “finto cliente”) e questo deve farci riflettere su quello che accade al
giorno d’oggi in situazioni di criticità familiari e socio-educative.
La situazione rom è stata affrontata più volte negli
anni nella nostra città, in quanto avevamo a pochi passi dal centro urbano,
campi di “loro proprietà” in cui le situazioni igienico-sanitarie e non solo,
erano al limite della vivibilità.
«I progetti sull’integrazione da parte dei rom –si chiede il responsabile di sezione Controvento-Alternativa
Popolare Roberto Cardinale– sono stati finanziati dalla Comunità
Europea, forse in maniera inferiore rispetto alla richiesta sul territorio? Probabilmente i
minori che notavamo ai semafori o lungo le arterie di uscita dalla città, erano
vittima di simili episodi evidenziati nel filmato mostrato in tv?»
«Se così fosse, chi ha provveduto ad accompagnare il o i minore/i in
questione in quella zona? Occorrevano
i giornalisti de “Le Iene” per far sì che intervenissero le FF.OO. in quella
zona da sempre frequentata da molti per un momento di tranquillità intima?»
Si auspica che tutti i
clienti si rendano conto che sessualmente di minori è un reato (c.p. legge
n.38/2006).