Arriva all’Auditorium dell’istituto Superiore I.I.S.S. “R.Lotti Umberto I”, la suggestiva rappresentazione teatrale “Like – Storie di vita online” sul delicato tema del cyberbullismo che va ad integrarsi con la campagna educativa itinerante “Una vita da social” alla sua 3^ edizione, e dove saranno coinvolti oltre 400 studenti degli istituti superiori.
Ancora una volta la Polizia di Stato scende in campo insieme a Baci Perugina, con un solo grande obiettivo: “rendere la rete sempre più sicura per evitare che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto della rete”, possano ripetersi.
L’obiettivo dello spettacolo, infatti, è quello di prevenire episodi di cyberbuiiismo, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. La collaborazione con Baci Perugina ha dato vita infatti all’iniziativa #UNAPAROLAEUNBACIO che combatte le insidie del web sensibilizzandone l’utilizzo. #UNAPAROLAEUNBACIO è infatti anche l’hashtag col quale, nell’ambito della rappresentazione teatrale gli studenti potranno lanciare il loro messaggio d’amore contro il cyberbullismo.
II tour teatrale ha fatto tappa nelle principali città italiane e sarà il 4 marzo presso l’Auditorium dell’istituto “Lotti Umberto I”, ad Andria in via Cinzio Violante 1.
Lo spettacolo, ideato e interpretato da Luca Pagliari, prende spunto da una drammatica vicenda di cronaca avvenuta a Roma il 20 novembre 2012, quando il quattordicenne Andrea, studente di liceo, si tolse la vita all’interno della propria abitazione.
Solo in un secondo momento la famiglia scoprì che Andrea era stato vittima di pesanti attacchi alla sua persona tramite un social network e accusato di essere gay e conosciuto con l’appellativo “il ragazzo dai pantaloni rosa”.
“Like-Storie di vita Online” vuole far riflettere gli studenti sull’importanza delle parole, sul loro peso e sul loro valore, facendo fortemente leva sulle emozioni.
In occasione dello spettacolo, Baci Perugina coinvolgerà gli studenti facendoli diventare interpreti di frasi che contengano un messaggio d’amore, trasformandoli in cartigli virtuali da far vivere sui social network. Questo per dimostrare che un uso positivo della rete è fondamentale e la sensibilizzazione diventa di primaria importanza.
Tramite l’hashtag #UNAPAROLAEUNBACIO da condividere sul canale ufficiale Facebook Baci Perugina (www.facebook.com/baci) e la pagina Facebook Una vita da social (www.facebook.com/unavitadasocial), i ragazzi delle scuole potranno postare le loro frasi e condividerne contenuti.
Inoltre, in occasione dell’incontro, sarà distribuito a tutti gli studenti un maxi-cartiglio dove poter scrivere il proprio personale messaggio d’amore contro il cyberbullismo.
Al termine della rappresentazione, tutte le dediche saranno raccolte all’interno di un’urna e, tra queste, ne verranno estratte alcune da leggere per condividere insieme i messaggi d’amore dei nuovi e inediti “autori”.
L’obiettivo è quello di realizzare una grande scatola ad hoc i cui cioccolatini conterranno i cartigli col messaggio d’amore più bello e significativo, scelto da Baci Perugina, da regalare alla classe dello studente autore della frase.
“Baci Perugina, da sempre icona del messaggio d’amore – afferma Manuela Kron, Direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestlé in Italia – é lieta di rinnovare la sua collaborazione con la Polizia di Stato e di essere parte attiva ali’interno della campagna “Vita da Scial”. Vogliamo rendere partecipi i ragazzi di un grande messaggio d’amore contro gli atti e le parole offensive che circolano dentro la rete e che purtroppo non si arrestano al web ma sfociano in gravi episodi di bullismo”.
Quello del cyberbullismo è un fenomeno ancora più odioso della “prevaricazione del branco” – afferma il Sig.Questore di Bari Dr. Antonio De lesu – perchè chi ne è l’autore sfrutta l’anonimato della rete per molestare e sopraffare la sua vittima e, facendosi scudo di questo anonimato, perde spesso remore e freni. Inoltre, la derisione e l’insulto via web è “globale”, supera le coordinate spazio temporali ed espone la vittima all’isolamento e all’emarginazione. Spesso, chi pone in essere questi comportamenti, anche a motivo della giovane età, non comprende appieno la portata devastante che possono avere su chi ne è destinatario.
Tuttavia, non si deve dimenticare che l’anonimato è illusorio: ogni comunicazione sul web lascia tracce che consentono di giungere assai spesso alla completa identificazione dei responsabili. In questo campo, però, è mia ferma convinzione che le attività di prevenzione e contrasto non possono essere disgiunte da quelle di formazione. Solo facendo sistema con le Agenzie Educative, prime fra tutte la scuola e la famiglia, si può insegnare ai giovani l’uso consapevole e responsabile del web.
“L’iniziativa – dichiara la Dott.ssa MariaLetizia LASELVA, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari- vuole essere un invito ai ragazzi a riflettere sugli effetti delle azioni di prevaricazione e di violenza verbale compiuti sulla Rete, soprattutto se commessi in danno di minori. Non solo le violenze sul web sfociano in veri e propri reati ma queste condotte producono anche un forte impatto emotivo le cui conseguenze possono essere gravissime. Allo stesso tempo – continua la Dott.ssa MariaLetizia LASELVA – con questo progetto cerchiamo di essere vicini alle vittime fornendo una serie di indicazioni e consigli per acquisire maggiore consapevolezza e competenza. Gli studenti che incontriamo quotidianamente nelle nostre giornate per la legalità on line sono interessati, reattivi e dimostrano di avere acquisito maggiore maturità e coraggio anche nel rappresentare eventuali situazioni di disagio. Le statistiche confermano tutto questo. Vogliamo continuare a lavorare a fianco delle famiglie e delle scuole per tutelare i minori sia dalle prevaricazioni che da ingannevoli lusinghe e adescamenti virtuali. Vogliamo essere sempre più presenti. Denunciate, anche in forma anonima, ricorrete agli spazi che la Polizia di Stato predispone per comunicare con voi giovani e con genitori e insegnanti, (www.commissariatodips.it, www.poliziadistato.it ; su Facebook e Twitter Una vita da social e l‘Agente Lisa)”.