Storicamente, settembre, per i partiti politici, è mese di fest e di raduni. È in questo mese che si tengono, infatti, le principali (non tutte ovviamente) feste di partito, da quella più storica, la Festa dell’Unità, alla convention nazionale di Forza Italia, che è in corso in questi giorni a Giovinazzo, con il nome di Everest.
La festa per eccellenza, dicevamo, è la Festa dell’Unità, appuntamento nazionale oggi legato al Partito Democratico, ma storicamente legato al Partito Comunista. O, meglio, all’organo ufficiale di stampa di quel partito, l’Unità. La nascita della manifestazione, infatti, si deve alla necessità di finanziare lo storico giornale comunista.
Il primo appuntamento si tenne a guerra appena conclusa, il 2 settembre del ’45, e nacque sul modello della festa del giornale francese L’Humanitè, organo si stampa ufficiale del Partito Comunista Francese.
Diffusasi negli anni in tutta Italia, organizzata nei singoli comuni dalle varie sezioni sparse per tutto il territorio nazionale, è diventata, poi, una delle una delle principali fonti di autofinanziamento del partito, come ribadisce anche Giuseppe Rossiello: «Nel momento in cui un partito comincia a diffondersi sul territorio, si deve organizzare. Ciò significa anche avere piano economico che consenta di fare politica. Perché fare politica costa. E la Festa dell’Unità permetteva al Pci di avere cospicui finanziamenti da destinare l’attività politica».
Dibattiti con ospiti nazionali e non, sui più diversi temi, soprattutto quelli di attualità, accompagnati da momenti ricreativi, con musica, spettacoli, stand gastronomici e lotteria a premi, sono alla base dell’appuntamento annuale che, a Bitonto, si è tenuto, da sempre, in Villa Comunale e ha portato in città diversi esponenti celebri del partito. Solo per citarne alcuni, negli ultimi anni, dopo la trasformazione in festa del Partito Democratico. Diversi anche gli artisti, più o meno celebri, che si sono esibiti nelle varie edizioni della Festa. Alla realizzazione dell’evento collaborano militanti ed esponenti del partito.
Con la trasformazione del Pci in Pds, il nuovo partito conserva la denominazione, mentre Rifondazione Comunista diede vita alla Festa di Liberazione e i Comunisti Italiani alla Festa di Rinascita. Quando Ds e Margherita si fusero, dando vita al Partito Democratico, per un po’ di anni anche la tradizionale festa cambio in Festa Democratica, salvo poi ritornare alla vecchia denominazione per decisione di Matteo Renzi, durante la sua segreteria.
Altra storica festa di partito è la Festa Tricolore, nata nell’82 come manifestazione del Movimento Sociale Italiano e poi ereditata da Alleanza Nazionale e Fratelli d’Italia, spesso organizzata, a Bitonto, a piazza Moro o nella stessa Villa Comunale.
La Democrazia Cristiana, invece, aveva la Festa Nazionale dell’Amicizia, mentre in anni più recenti anche la Lega Nord si è dotata di una propria Festa dei Popoli Padani, Forza Italia della Festa della Libertà, la Margherita della Festa nazionale della Margherita.
Nomi vari ma obiettivo comune: autofinanziarsi e attrarre nuovi militanti, cercando di coinvolgere la partecipazione, alla manifestazione, dei cittadini.