Il commercio, le strade dello shopping della città, sappiamo bene che da tempo immemore si sviluppano su via Matteotti, via Repubblica, via Mazzini, Corso Vittorio Emanuele II, viale Giovanni XXIII, via IV Novembre, via Larovere e poi sulla lunga e variegata via Traetta.
Attività commerciali ricche di tradizione, negozi che si sono tramandati di padre in figlio, mantenendo alta la qualità e il rispetto per gli affezionati clienti.
Ma le lamentele più grandi arrivano dai proprietari delle attività di ortofrutta: «? durissima aver fatto un investimento in una città dove i locali vengono fittati (come altri locali commerciali in altre zone della città) o venduti a prezzi davvero molto alti – commenta un esercente – e poi, dall’altra parte della strada, o spesso anche davanti a supermercati e negozi, vedere piazzati ambulanti che ambulanti (in alcuni rari casi) non sono».
«Restano tutta la giornata con casse e cassettine appoggiate sui cofani delle loro auto, che spesso sottraggono posteggi, e non si conosce, probabilmente, né la provenienza della merce (che in alcuni casi potrebbe essere anche furtiva, quindi aver causato un doppio danno), né si può pretendere che costoro paghino le stesse tasse o spese che invece ha chi lavora in maniera regolare».
Un vero e proprio far west della vendita che «non ci consente nemmeno, a volte, di giustificare i nostri prezzi ai clienti che, magari, si accontentano di pagare meno la frutta di stagione, senza tener conto che stanno alimentando un mercato che ammazza i piccoli commercianti».
«Nonostante comprendiamo che ci siano ben altri problemi a cui far fronte e che comunque si fronteggia l’emergenza – conclude – è da molto che non notiamo un intervento congiunto della Polizia Municipale, con la Finanza e la Polizia di Stato per fronteggiare questo tipo di problema».
«Perché non si pensa – concludono i commercianti – di mettere attorno ad un tavolo tutti gli ambulanti e magari di collocarli e regolamentarli nel mercato ortofrutticolo da tempo abbandonato?»