La festa delle lamentele e delle lotte a suon di post e comunicati stampa. Bitonto quest’anno si sta preparando così alla festa esterna dei Santi Medici. Ogni terza domenica d’ottobre, infatti, nella città, a due passi dal capoluogo, arrivano migliaia di fedeli per la tradizionale intorciata dedicata ai Santi compatroni della città Cosimo e Damiano. I medici anàrgiri vengono festeggiati dal 1733 ad ottobre per la festa esterna, che segue la solennità liturgica latina del 26 settembre. Da ormai due anni, a causa delle restrizioni covid, la processione è stata sospesa per decisione della Curia e delle Diocesi: analogamente, anche in altre città i festeggiamenti sono avvenuti in maniera ridotta per le feste patronali. «Nessuno tocchi le tradizioni – hanno tuonato, però, dal circolo cittadino della Lega –nessuno osi sparigliare gli usi che vedono le strade colorarsi e riempirsi di nostri concittadini e tanti forestieri. Che certe situazioni non tocchino le realtà viciniori è la dimostrazione e dovrebbe imbarazzare chi è deputato a garantire la sicurezza, l’ordine pubblico del quale ci si ricorda solo in queste occasioni, ma è ignorato nel quotidiano. Siamo con i commercianti, siamo vicini a chi lavora e chi opera onestamente nei settori della ristorazione e del commercio». Alle lamentele della Lega si aggiungono quelle dell’associazione Casambulanti che lamentano come ad un mese dalla festa non si sia «ancora deciso come e soprattutto dove fare svolgere la frequentatissima festa liturgica e commerciale dei santi. Il nuovo piano operativo della protezione civile (approvato all’unanimità in consiglio comunale, ndr), ha inibito la presenza degli operatori su area pubblica nelle strade cittadine, per cui, in sede di discussione con i sindacati, il comando dei vigili urbani ha proposto di utilizzare le strade della zona artigianale come unica possibile soluzione», ha aggiunto il presidente Donato Gala. «Ovviamente non c’è stato assenso da parte delle associazioni di categoria che hanno messo in evidenza le difficoltà che sarebbero scaturite da questa proposta – scrive ancora Gala -. Raggiungere la zona artigianale, per i pedoni, rimane difficoltoso, visti i piccoli percorsi che offrono i sottopassi, che non possono reggere una affluenza massiccia degli avventori. In più veniva obbligato lo stanziamento delle bancarelle su una unica fila, allungando il percorso per quasi 3 chilometri». Il sindaco, Michele Abbaticchio, ha comunicato che il martedì 21 settembre sono state convocate le organizzazioni di categoria per la riunione del nuovo assetto fieristico in occasione della Festa dei Santi Medici. L’obiettivo dell’incontro sarà «prevedere la sistemazione delle panche di vendita, sempre in zona artigianale, una difronte all’altra, riducendo così l’estensione della Fiera, recependo le proposte di molti». Abbaticchio ha affidato ai social il suo pensiero postando e ricordando la processione e la festa negli anni scorsi: «È facile evincere che, in una situazione del genere, nessuno al mondo potrebbe dirsi rispettoso delle leggi in materia di distanziamento sociale, né tanto meno le Autorità religiose potrebbero garantire ad alcuno lo spazio fisico necessario per restare minimamente distante da altri visitatori. Ecco perché la decisione delle Diocesi pugliesi mi sembrano, evidentemente, consapevoli. Tutte le opinioni sono legittime purché non si neghi anche l’evidenza. Non trovate?».