Domenica 7 Maggio, casa Francesco Berardi ha aperto le sue porte al pubblico in occasione dell’evento “un’ora… ancora. Ricordando Francesco”. Dalle ore 20.00 in poi, la famiglia Berardi ha ospitato nel Palazzo storico in via Perrese chiunque volesse passare un paio d’ore di musica e armonia.
«Questa settimana ricorreva il compleanno di Francesco. Il terzo da quando è scomparso.– Ricorda il sig. Berardi, padre del ragazzo -Abbiamo pensato, con l’aiuto di alcuni amici, di organizzare qualcosa di nuovo quest’anno in sua memoria. Ho deciso di attivarmi in un’iniziativa del genere anche per far capire alle persone di non volere compassione, pena, commiserazione, vorrei piuttosto essere un esempio per tutti coloro i quali hanno provato un dolore simile al mio.- Aggiunge infine -Francesco amava la musica. Capitava che prendesse alcuni miei vecchi dischi e li ascoltasse».
In apertura al concerto è intervenuto il sindaco Abbaticchio
«Più che in veste di sindaco, sono qui in veste di amico della famiglia. Mi onoro dell’invito ricevuto, mi onoro di essere qui, non mi onoro di non aver conosciuto come si deve Francesco. Noto l’incommensurabile amore con la quale la famiglia ha deciso di trasmettere a tutti noi la passione di Francesco per la musica, noto inoltre l’affetto degli amici. Ogni volta che entro in questa casa, respiro amore per l’ arte, un senso di familiarità davvero forte. Cortili aperti ha battezzato questo palazzo storico l’anno scorso e spero che anche per questa edizione la famiglia Berardi possa metterlo a disposizione. Ringrazio infine di avermi reso partecipe a questo momento».
Ad avviare il concerto è stata Marina Brandi, speaker della serata, presentando i vari musicisti e accompagnando il momento musicale con alcune celebri massime estrapolate da poesie o canzoni.
Al pianoforte si sono susseguiti Nicola Pedone e la giovanissima Doriana Vacca; Roberto Lisi è stato il chitarrista dell’evento; Fiorenza Dibitonto e Fabio Degennaro hanno cantato alcuni dei pezzi presentati durante la serata.
Il concerto si è concluso con l’interpretazione di Fabio Degennaro della canzone “Un’ora ‘ancora’ ti vorrei” dalla quale prende il nome l’iniziativa:
“Un’ ora ancora ti vorrei
Io che non so scordarti mai
Per dirti ancora nei baci miei
Che cosa sei per me.
Un’ora ancora ti vorrei
Per dirti quello che non sai
Ed in quest’ora donerei
La vita mia per te”
La musica è stata l’espediente perfetto, il giusto mediatore tra Francesco e tutti coloro i quali volevano ricordarlo e festeggiarlo. Come infatti affermava lo stesso Baudelaire e ricorda la locandina dell’evento: “La musica crea uno spiraglio nel cielo”, riavvicina i cuori e decima il dolore.