Dal movimento politico cittadino “Liberi” riceviamo e pubblichiamo.
“Egregio Direttore, dopo le tante segnalazioni ricevute dai cittadini a seguito del nostro comunicato, esasperati dalle buche che ormai sembrano far parte del nostro patrimonio artistico, noi di Liberi ci poniamo una domanda semplice: perché i fondi del PNRR sono stati utilizzati così male? Con un tesoro a disposizione, invece di usarlo per asfaltare le strade, rifare i marciapiedi e portare un po’ di verde in città, si è scelto di… fare cosa, esattamente?
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza era un’occasione d’oro, un assegno in bianco per cambiare il volto della città, migliorando la qualità della vita e risolvendo problemi cronici. Ma Bitonto sembra aver preferito guardare altrove. Evidentemente, qualcuno deve aver pensato che buche, marciapiedi disastrati e aree verdi inesistenti fossero ormai una caratteristica identitaria da preservare.
Marciapiedi per coraggiosi e strade d’avventura
Partiamo da un dato di fatto: i marciapiedi di Bitonto sono un’esperienza per temerari. Tra buche, avvallamenti e ostacoli vari, sembrano un percorso a ostacoli. Per non parlare di chi ha disabilità motorie: qui la parola “accessibilità” è ancora un miraggio lontano. Ma davvero l’amministrazione non ha pensato di utilizzare i fondi del PNRR per risolvere questa situazione?
Ci chiediamo se qualcuno in Comune abbia mai provato a spingere una carrozzina su certi marciapiedi: forse solo allora si sarebbe accorto che la situazione è insostenibile.
Verde pubblico? Solo nei sogni
Un’altra grande occasione persa è stata quella di portare un po’ di verde in città. E no, non ci riferiamo ai vasi di gerani sparsi qua e là: parliamo di alberi, parchi, aree attrezzate per i cittadini. Mentre altre città investono in progetti per combattere l’inquinamento e creare spazi di aggregazione, Bitonto rimane una distesa di cemento.
E allora ci chiediamo: perché nessuno ha pensato a inserire più verde nei progetti del PNRR? Troppa fatica? O si è preferito continuare a ignorare le esigenze dei cittadini?
Esempi virtuosi: altre città ci insegnano
Bitonto non è certo l’unico Comune ad aver avuto accesso ai fondi del PNRR. Eppure, mentre qui si fanno i conti con l’ennesima buca (o cratere), altre città hanno utilizzato questi soldi per fare cose concrete e utili.
• Bari (BA) ha riqualificato intere vie cittadine con asfalti moderni e piantumato alberi in corso Vittorio Emanuele e via Sparano, migliorando l’estetica e la vivibilità del centro.
• Treviso (TV) ha rifatto strade e marciapiedi, introducendo piste ciclabili e aumentando il verde nei quartieri residenziali.
• Salerno (SA) ha piantato 500 alberi lungo le arterie principali e abbattuto le barriere architettoniche nei marciapiedi.
• Cesena (FC) ha migliorato strade e marciapiedi, ampliato i parchi cittadini e creato spazi pedonali ombreggiati.
• Modena (MO) ha destinato fondi per asfaltare le strade e aumentare il verde pubblico, con particolare attenzione alle aree attorno alle scuole.
Viene spontaneo chiedersi: come mai Bitonto non ha preso spunto da queste città? Qui le priorità sembrano altre, ma sarebbe interessante capire quali.
Domande al sindaco Ricci e agli assessori Santoruvo e Brandi
E allora, caro sindaco Francesco Paolo Ricci e stimati assessori Giuseppe Santoruvo (Lavori Pubblici e ambiente) e Francesco Brandi (Urbanistica e bilancio), noi di Liberi, insieme ai cittadini di Bitonto, vi poniamo qualche domanda diretta:
1. Con che criterio avete scelto i progetti del PNRR? Qualcuno ha valutato cosa serviva davvero alla città o vi siete affidati al caso?
2. Perché non avete pensato ai marciapiedi? Credete davvero che siano a norma o siete troppo abituati a usare l’auto per accorgervene?
3. Perché non avete inserito più verde in città? Temete forse che gli alberi facciano ombra sulle vostre priorità?
4. Cosa pensate di fare per risolvere le troppe buche? Aspettiamo il prossimo piano quinquennale?
5. Quando risponderete ai cittadini? Oppure dobbiamo rassegnarci all’idea che a Bitonto non ci sia spazio per il dialogo?
Bitonto merita di più
I fondi del PNRR erano un’occasione unica, ma l’amministrazione ha preferito lasciarsela sfuggire. I cittadini meritano risposte, non silenzi. È ora di fare chiarezza e di spiegare perché si è scelto di ignorare le vere necessità della comunità.
Sindaco Ricci, assessori Santoruvo e Brandi: non è più tempo di scuse. È tempo di agire e di restituire a Bitonto ciò che merita. Una città moderna, accessibile e, perché no, un po’ più verde”.