È nella città del Santo venerato da cattolici e ortodossi, san Nicola, che Papa Francesco ha desiderato un incontro con i patriarchi e i capi delle chiese del Medio Oriente.
Bari si conferma, ancora una volta, un ponte tra popoli, una città sul mare della vita, una porta aperta verso l’Oriente, “città dell’incontro, città dell’accoglienza“: “Qui contempliamo l’orizzonte e il mare e ci sentiamo spinti a vivere questa giornata con la mente e il cuore rivolti al Medio Oriente, crocevia di civiltà e culla delle grandi religioni monoteistiche“, come ha confermato il Pontefice.
Non a caso Bergoglio, al suo arrivo questa mattina, ha voluto rendere omaggio alle reliquie del santo di Myra nella Basilica.
Dopo, a bordo del “papa-bus” e assieme ai 22 capi religiosi, il pullman ha percorso il lungomare di Bari, fino a largo Giannella, per salutare i fedeli: la Santa messa è stata celebrata in sette lingue (italiano, inglese, francese, greco, arabo, armeno e assiro).
“Preghiamo“, ha detto il Santo Padre, per la pace che i “potenti in terra non sono ancora riusciti a trovare“, ha detto durante la celebrazione. “Sia pace: è il grido dei tanti Abele di oggi che sale al trono di Dio. Per loro non possiamo più permetterci, in Medio Oriente come ovunque nel mondo, di dire: Sono forse io il custode di mio fratello? L’indifferenza uccide, e noi vogliamo essere voce che contrasta l’omicidio dell’indifferenza. Vogliamo dare voce a chi non ha voce, a chi può solo inghiottire lacrime, perché il Medio Oriente oggi piange, soffre e tace, mentre altri lo calpestano in cerca di potere e ricchezze“.
Dopo la preghiera, papa Francesco e i patriarchi sono tornati all’interno della Basilica di San Nicola per un incontro a porte chiuse. Al termine c’è stata la lettura di un messaggio conclusivo molto toccante (leggi qui: https://bit.ly/2u2ITDD).
«Il Papa è venuto ad incontrare la Chiesa, per donarci un messaggio universale: la chiesa è segno di unità del genere umano – ha detto Mons. Francesco Cacucci della diocesi Bari – Bitonto -. I capi delle chiese si incontrano, non per le dottrine, ma per il bene della Pace. Chiusi nel particolarismo, non saremmo fedeli al vangelo».
Durante la celebrazione sono state presenti tutte le parrocchie di Bitonto. Don Nicola Cutrone, parroco di Cristo Re, è stato cerimoniere; don Francis Papaya della parrocchia di san Leucio ha letto una intenzione di preghiera.
In termini di sicurezza, secondo le stime del Comune di Bari, questo è stato l’evento più grande mai ospitato in città: ha coinvolto due km e mezzo di lungomare, 700 metri di corso Vittorio Emanuele e tutto il perimetro della città vecchia. Ci sono state ampie zone sorvegliate da 350 telecamere, droni, video delle forze dell’ordine visionabili sui propri smartphone. Sono stati circa 60 mila i pass distribuiti, ma tantissimi sono stati i fedeli e i curiosi accorsi per un totale di circa 70 mila persone.
Nel team di interforze sono stati coinvolti anche gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Bitonto: il vicequestore aggiunto Gargiulo, il commissario Limongelli e l’ispettore Gianvecchio.