Nel cuore del nostro centro storico, uno scrigno di devozione e spiritualità. La benemerita Associazione “I miracoli dell’amicizia” guidata da Franco Naglieri ha riprodotto, in maniera fedele, nel nostro borgo antico la cella in cui visse San Pio a San Giovanni Rotondo.
Il letto che fu di gioia e di dolore, gli inconfondibili sandali sdruciti, il catino con l’asciugamano bianco, lo scannetto ligneo, persino la finestra sul sogno del padre di Pietrelcina: la Casa Sollievo della Sofferenza.
Così, ogni sera per una settimana, tanti fedeli con silenzioso rispetto si sono riuniti in preghiera proprio lì, in via San Giorgio.
“Perché la fede non è fatta solo di grandi processioni e di manifestazioni eclatanti, che pure hanno la loro importanza, ma anche di piccole cose. Quanta emozione abbiamo provato, per esempio, quando una madre ha condotto qui suo figlio sulla carrozzina ed ha pianto, stringendo al petto proprio l’immagine di Padre Pio”, ha osservato Naglieri. Che ha voluto sempre, in apertura e chiusura dei sette giorni di forte spiritualità, una esibizione del Gruppo Re Pambanelle, “perché rappresentano alla perfezione la tradizione popolare bitontina”.
All’inaugurazione, hanno partecipato anche l’assessore Marianna Legista e la consigliera comunale Veronica Visotti.