Dal X secolo la celebrità di San Nicola di Bari si diffuse con molta rapidità in oriente e in occidente in riferimento ai suoi celebri miracoli, la tradizione ha elaborato la figura di San Nicola come quella del taumaturgo per eccellenza, e soprattutto grazie al miracolo della manna, che è il liquido che sgorga dalla sua tomba nel mese di maggio, che tanto attira i pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Nell’anniversario della traslazione (1087-2022) dell’arrivo delle reliquie di San Nicola a Bari, come vuole la tradizione nella Cripta dopo il solenne pontificale che è stato presieduto dall’arcivescovo di Bari-Bitonto mons. Giuseppe Satriano, il priore della Basilica di San Nicola padre Giovanni Distante ha effettuato il rito del prelievo della manna dalla tomba del Santo di Myra, si tratta di un vero e proprio miracolo. La città di Bitonto possiede l’ampolla della manna di San Nicola che fu donata nel 2006 dall’allora priore padre Damiano Bove e venne collocata nella nicchia di cristallo accanto alle reliquie dei Santi Medici, dal 2016 in occasione del Giubileo della misericordia indetto da Papa Francesco per volontà del parroco-rettore don Vito Piccinonna l’ampolla della manna è custodita nella Sala del tesoro dei Santi Medici. La preziosa ampolla di vetro è decorata con l’immagine di San Nicola a mezzo busto, il tappo è ricoperto da un lembo di seta colorato porpora legato da un nastro sigillo e contiene il liquido della manna. La donazione della manna e la visita dell’effige di San Nicola ebbero un grande eco dalle testate televisive e giornalistiche, tra cui, venne pubblicato un ampio articolo dall’Osservatore Romano, organo ufficiale della Santa Sede, intitolato: La città di Bitonto si prepara a venerare l’immagine miracolosa di San Nicola di Bari, a firma del teologo prof. Giuseppe Cannito presidente emerito arciconfraternita immacolata Concezione, Patrona di Bitonto, con una recensione sull’unità dei cristiani secondo la visione di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, che riconobbe fra le devozioni popolari più diffuse e capaci di promuovere l’unità della chiesa fra l’oriente e l’occidente, è il culto di San Nicola di Bari, patrono d’oriente, e dei Santi Medici Cosma e Damiano di Bitonto, simbolo di fraternità spirituale. La sacra immagine di San Nicola di Bari molto cara ai bitontini fu venerata nella città di Bitonto per la prima volta nella storia per tre giorni dal 10 al 13 maggio 2006, con un gemellaggio ecumenico, mentre la manifestazione fu autorizzata dall’allora sindaco di Bitonto prof. Nicola Pice e dal sindaco del tempo di Bari dott. Michele Emiliano, la statua di San Nicola e l’ampolla della mamma furono accolte con onore da una folla oceanica in atteggiamento orante e festoso, dove giunsero presso la Porta Baresana a seguire la solenne processione accompagnata dalle confraternite; i sedici portatori portavano sulle spalle il simulacro di San Nicola con ritmo danzando (classico dei baresi), suscitò grande stupore per i bitontini, che ricambiavano lungo il percorso con un coro di applausi. Per datare l’evento storico con una traccia indelebile furono stampate le cartoline da collezione con l’annullo postale e timbro dell’enciclica Deus caritas est di Papa Benedetto XVI, ancora oggi la donazione della manna con la visita ecumenica dell’immagine miracolosa di San Nicola di Bari sono rimaste incise nell’albo d’oro della città di Bitonto.