«Non solo abbiamo perso un tesoro come Marina, ma dobbiamo fare tesoro del suo insegnamento: ci ha educato a farci crescere nell’umanità. Il suo è un esempio di santità: è riuscita a salire un gradino al giorno per essere simile a Dio nella misericordia. Ci ha insegnato ad amare di più. Oggi, Marina è defunta secondo l’etimo latino della parola: perché ha svolto appieno la sua funzione terrena ed ora può tornare fra le braccia di Dio». Sono le parole di don Vincenzo Cozzella, parroco della chiesa del Crocifisso a Bitonto, dove si sono svolti i funerali dell’insegnante 51enne Marina Schettini, che ha tragicamente perso la vita a seguito di un incidente stradale avvenuto la domenica di Pasqua, poco dopo mezzogiorno, sulla strada provinciale 97 che collega Cassano a Mellitto, frazione di Grumo Appula, mentre faceva ritorno nella sua Bitonto. Nel sinistro è rimasta ferita anche un’altra donna di 50 anni, ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale “Miulli” di Acquaviva, che avrebbe perso il controllo del mezzo, probabilmente a causa del manto stradale reso viscido dalla pioggia, finendo contro quello della 51enne. «Se vi dicessi che potrei lenire la vostra sofferenza con le mie parole, mentirei – ha aggiunto don Vincenzo, rivolgendosi alla figlia 13enne della donna, al marito, ai famigliari, ai tanti amici e conoscenti presenti -. Voglio piuttosto spandere carezze a tutti voi, che siete qui raccolti nella preghiera. Purtroppo, non siamo più abituati alla tenerezza, ma ci aspettiamo sempre cose trionfalistiche dalla fede». E ha concluso: «Oggi, voglio donarvi una carezza spirituale per avere la giusta serenità per capire la morte, non per contrapporci ad essa. E vi chiedo solo questo: perché aspettare la morte per accorgerci dell’amore?». Col cuore colmo di tristezza ha ricordato la 51enne anche il sindaco Francesco Paolo Ricci: «Conoscevo Marina dai tempi del liceo, era una ragazza stupenda davvero».