Alcuni
ufficiali comunali da traslocare nell’ex tribunale. Qualche quadro
della Galleria nazionale “Devanna” a Palazzo Gentile.
L’idea
– per adesso è soltanto questa – frulla da un po’ di tempo nella
testa del sindaco Michele Abbaticchio, ed è stata anticipata qualche
giorno fa dalla Gazzetta del Mezzogiorno.
La
ratio ci sarebbe anche.
Da
un lato rendere l’immobile di via Planelli, adesso usato soltanto
nella sola parte dell’aula bunker per i processi contro la
criminalità organizzata, di nuovo vivibile e funzionale a qualcosa.
Dall’altro fare della casa comunale una vera e propria galleria
d’arte e non solo, con la conseguenza, però, di rendere sempre più
uno “spezzatino” i servizi del Comune, dislocati in corso
Vittorio Emanuele, all’ufficio Anagrafe, alla Biblioteca comunale e
in via Dossetti.
Nello
specifico, dunque, tra i desiderata del primo cittadino ci sarebbe la
volontà di far sloggiare gli uffici dei Lavori pubblici, Territorio,
Sportello unico attività produttive (Spun), cioè tutti quelli che
si trovano a piano terra, e mettere al loro posto una “nuova”
collezione di Girolamo Devanna, che il mecenate sarebbe disposto a
donare alla città. Quadri che, per motivi di spazio, non possono
essere ospitati e allestiti nella Galleria di via Giandonato Rogadeo.
Non
è tutto.
Sempre
secondo il quotidiano diretto da Giuseppe De Tomaso, Abbaticchio
vorrebbe cambiare il look anche al primo piano di Palazzo Gentile, e
farlo diventare un ampio spazio a disposizioni di giovani
imprenditori e ragazzi che mettono il loro ingegno e passione nelle
start-up.
Tutto
questo, si diceva, è per adesso soltanto un’idea. Si passerà presto
al fare?