Dall’avvocato Vito De Santis, segretario di Governare il futuro, riceviamo e pubblichiamo.
“La storia ha avuto inizio con la ricerca affannosa di medaglie al valore da appendere al di sopra del taschino sinistro della giacca. Infatti, bisognava dare ai bitontini la sensazione della laboriosità diretta al bene della nostra città, che doveva diventare il fiore all’occhiello di tutta la Puglia. Bisognava quindi far si che tutti i luoghi ed i monumenti pubblici che erano da sempre l’orgoglio dei bitontini subissero una trasformazione consona all’impegno profuso per la ricerca dei fondi. Col tempo però, la detta laboriosità è diventata ossessione al punto da non poter più distinguere l’opera bella e funzionante da quella inutile e dannosa. Oggi ad esempio abbiamo due piazze devastate da progetti affidati a mani e sogni futuristici che hanno distrutto la bellezza delle piazze esistenti e hanno creato altre piazze sincopate, senza alcuna utilità marginale e soprattutto dannose per il traffico e per i negozianti che hanno nei pressi la loro attività commerciale.
Ad esempio Piazza XX Settembre, non ancora ultimata nonostante il notevole tempo trascorso, ha costretto per la sua lenta realizzazione, alcuni esercenti a chiudere i battenti ed ha tolto lo spazio ai negozianti rimasti, per il carico e scarico delle merci al punto che alcuni camion salgono e scendono sulla piazza danneggiandola (ma non possono fare altrimenti). Sono stati eliminati i comodi sedili di ferro di un tempo e gli anziani devono rimanere in piedi oppure sedersi su macabri tombini di pietra senza schienale. In piazza Caduti del Terrorismo, invece, non solo non ci sono i sedili, ma l’illuminazione è così scarsa al punto che di sera molta gente evita di attraversarla per paura di qualche incontro indesiderato. Nonostante questi scempi l’attuale amministrazione, sempre per le medaglie di cui innanzi, ha deciso di distruggere sia Piazza Moro che via Repubblica, rivoluzionando e trasformando sia la piazza che la strada.
Orbene, se tanto mi da tanto i tempi biblici trascorsi per realizzare due piazzette, fanno nascere il sospetto che per almeno due anni ci saranno grossi inconvenienti e ritengo che tutti i commercianti farebbero bene ad abbandonare sia via Repubblica che Piazza Moro ed a trasferirsi altrove, altrimenti la confusione dei lavori a farsi ed il transito continuo delle maestranze e dei mezzi di lavoro spingerebbero i bitontini a fare acquisti presso altri negozi ed a loro non resterebbe da vendere soltanto qualche spilla da balia. Ma non finisce qui, perché anche su Piazza Marconi stanno progettando e preparando disagi per la creazione di parcheggi sotterranei.
L’altro ieri un amico mi ha detto: perché non aggiustano le strade piuttosto che devastare le piazze, e la opposizione a Bitonto che fa? E la nostra onorevole che dice? Gli ho risposto: la opposizione si divide tra chi la fa seriamente, chi la fa in modo gentile e chi non la fa affatto, mentre la onorevole non la vedo da quando iniziai a gattonare. Non v’è chi non veda come sarebbe opportuno ed utile un cambiamento di rotta atteso che ormai tutti criticano a più non posso questo modo di amministrare. Sarebbe auspicabile, quindi, che i cosiddetti “tutti gli altri” si facessero avanti per un’azione comune. A Napoli dicono: “ci avimme fatt a Maron?””.