Se la politica è il cattivo esempio , se la politica troppo spesso ci porta a vicende di corruzione e collusione, se una classe dirigente non ha più vergogna e non rispetta le regole della legalità, a questo punto siamo nel baratro.
Verebbe da chiedersi perchè la parte sana del popolo non entra in campo, non attua materialmente ciò che troppo spesso restano parole o solo provocazioni.C’è da dire che ogni qualvolta un movimento di legalità si appresta a chiedere un confronto con una classe politica, la stessa sfugge e a volte minimizza tali figure, facedoli passare per giustizialisti.
Da uomo per bene ho potuto toccare e vedere il marcio di un sistema che parte dalla politica passa per l’economia e finisce in terra di camorra.
Una formula criminale consolidata da decenni che parte dal più piccolo paese per poi finire in parlamento, voti, soldi, potere e nomine eccellenti danno linfa alla criminalità.
Le mafie hanno posizionato negli anni i loro uomini ai posti di comando, non più lupara ma lauree a disposizione delle mafie.
Un apparato che si rigenera ogni qualvolta che le forze dell’ordine mettono a segno operazioni di sequestri ed arresti.
Fiumi di denaro sporco immerso in un’economia sana che di sano non ha più nulla.
Aziende e banche in mano ad una cupola mafiosa che investe in tutti i settori e che comanda il mercato finanziario.
Le leggi troppo spesso sono solo un paravento , una giustizia lenta poi rafforza la certezza di impunità dei corrotti.
Questa è una guerra , una battaglia di civiltà che si combatte ad “armi” impari.
Non mollare significa essere presenti, il futuro dei nostri figli è in noi.
Se resteremo silenti e opportunisti, saremo complici di questo sistema.