Dinanzi a porta Baresana, ingresso del borgo antico e accesso al salotto bitontino di piazza Cavour, del terreno sparso sulle chianche, cocci e quel che resta di una fioriera. Insieme al 2023, Bitonto ha dovuto dare l’addio anche ad un vaso, donato anni fa dal “re dei fiori” Michele Castellano, che da tempo si impegna a rendere più bello e colorato il centro storico. A causarne la distruzione, alcuni incivili che hanno voluto piazzare lì uno dei tanti botti, esplosi sin dal primo pomeriggio del 31 dicembre e fino a notte inoltrata, in ogni parte della città.
Petardi illegali (persino lanciati nel fossato del Torrione Angioino, durante il rituale aperitivo della vigilia del nuovo anno) e fuochi artificiali ad illuminare il cielo bitontino, con buona pace della salubrità dell’aria e dell’inquinamento acustico. Eppure, tutte le associazioni ambientaliste avevano invitato i bitontini a dire stop all’assurda moda, documentando come i valori di PM10 e PM 2.5, registrati nella vigilia di Capodanno del 2022 dalle centraline di monitoraggio “fai da te” installate dal cittadino attivo Vito D’Alessandro, avessero raggiunto quote addirittura di dieci volte superiori rispetto ai livelli limite giornalieri (fissati rispettivamente a 50 e 25 ug/m3). Appelli però, come dimostrano anche i resti di batterie pirotecniche abbandonati nei vicoli del centro storico e non solo, caduti nel vuoto.
Decisamente ascoltati, invece, nonostante le prese di posizione social in difesa della movida, i suggerimenti dei cittadini, che avevano lamentato come il 24 dicembre si fosse passato il segno durante la classica “vigilia bitontina”, apprezzata anche dai forestieri. Domenica scorsa, infatti, la città vecchia si è attrezzata per accogliere al meglio i festanti e provare a mettere all’angolo gli incivili.
Se, come raccontato dai residenti, la piaga dei vicoli del centro antico usati come orinatoio non ha conosciuto diminuzione, la differenza si è vista nella gestione dei rifiuti. La Servizi Ambientali Nord Barese, in occasione delle giornate di vigilia e antivigilia del Capodanno, ha infatti aggiunto ai servizi di mantenimento già operativi, anche il posizionamento di tre mini “isole ecologiche” in piazza Cavour, Cattedrale e Moro. A presidiarle, nelle ore di maggiore affluenza, gli operatori della società che si occupa in città del servizio di igiene urbana.
Loro hanno guidato i fruitori degli esercizi di somministrazione al pubblico a differenziare correttamente bicchieri, carte e simili, e in alcuni casi si sono occupati anche di recuperare i rifiuti lasciati qua e là. “Festa con la testa” il motto fatto proprio anche da IN.Centro – Spazi Aggregativi Diffusi, iniziativa dell’amministrazione per la valorizzazione socio-culturale del centro storico.
Nel primo pomeriggio del 31 dicembre, grazie all’associazione aMichi di Michele Visaggi, nelle piazze della movida sono stati allestiti banchetti informativi, in cui ci si è divertiti con il gioco del consumo responsabile di alcol.