Non ne possiamo più!
Siamo
stanchi di vedere apparire in tv, in tutti i programmi televisivi, a tutte le
ore del giorno, “LA
DISPERAZIONE” in Carne ed Ossa: Masse di Disperati che, prima
di ogni altro sollievo ai loro affanni, sofferenze, dolori, Cercano un luogo
ospitale ove poter Sopravvivere alle guerre, non di rado, fratricide, che si
combattono nei loro territori di provenienza.
Non ne possiamo più, inoltre, nel
dover in continuazione fare i conti con la nostra impotenza e con l’insistente
senso di vergogna di appartenere al genere umano che ammette al suo interno la
fioritura dei salvini, delle le pen, dei trump, degli orbàn, dei cameron, di
tanta ciurmaglia, che a codesti fa corona.
Sì impotenza! Cosa, infatti, può,
ormai, più Fare, ammesso che da Giovane avesse potuto e saputo Fare Qualcosa di
Positivo per Ristabilire sul Pianeta Terra la Primigenia, Nativa
Giustizia e Pace Sociale, un UltraSettantenne, tra l’altro non messo bene in
salute, se non digitare il suo pc, come, ora, stiamo operando, e Produrre per i
vortici del vento Parole, che pochi leggeranno, a cui i pochi, dopo averLe
lette, reagiranno con una scrollata di spalle che connoterà l’aggiungere
all’impotenza di un Singolo l’impotenza di Coloro, non molti, cui, pure, giunse,
flebile, il Messaggio, Frutto di una inutile digitazione?
Impotenza che si
fascia di rabbia quando Ascoltiamo i grugniti ipocriti, menzogneri di
governanti di nazioni, da secoli, responsabili dell’esodo biblico attuale di
Uomini, Donne, Vecchi, Bambini, in mille e mille e mille verso l’occidente
opulento, dal medioriente, dall’asia, dall’africa.
Infatti, come non Reagire
con uno scurrile, sonoro sberleffo (“Che
fottuta faccia da culo”!) nel Captare da tutti i media cartacei la spudorata
dichiarazione del primo ministro francese, valls (una sorta di “cover” di una
bestemmia del suo predecessore all’”hotel matignon”, rocard): ”Non possiamo
accogliere tutta la miseria del mondo!”? Tutta la miseria del mondo? Perché, che
il mondo l’abbia creato dio, che sia venuto fuori, sia sortito da un “Big
Bang”, dobbiamo supporre, ipotizzare che la miseria l’abbia accompagnato come
disvalore aggiunto con cui, nei milioni d’anni della sua esistenza, fino ai
nostri giorni, folle, torme, sempre, più crescenti di Innocenti Diseredati
avrebbero dovuto, fatalmente, confrontarSi e per il quale, rassegnati,
ubbidienti al destino, avrebbero dovuto trascorrere la loro vita in modo,
assolutamente, gramo?
“Beati i poveri”,” Beati gli ultimi”!
Di codesti beati
sono pieni i vangeli, ché gli estensori di essi non volendo, non essendo in
grado di Riflettere sulle reali cause sociali, politiche, economiche,
culturali, perfino, della povertà, della miseria, della inamovibilità di una
scala sociale che poneva in condizione di mera oggettualità servile,
schiavistica gran parte della popolazione del Pianeta, escogitarono, per
tenerla “cheta”, la beatitudine “metafisica”, oltre la vita fisica, ad essa,
prioritariamente, riservata.
E, ancora, oggi, ad onta dei demagogici
“buonasera”, buongiorno”, degli anelli e dei collari d’argento, non aurei,
secondo i nefasti della tradizione curiale vaticana, della rinuncia ai fastosi
appartamenti vaticani, per un appartamento bastevole a un curato di campagna,
bergoglio, a parte le lacrime, i discorsi accorati sugli eccessi di coloro che
inseguono profitti scellerati, non ha detto che è “tout court” il capitalismo,
cioè il modo di produrre e di distribuire in modo, altrettanto, infame (ammesso
che qualcosa si distribuisca bastevole per la sopravvivenza di tutti gli uomini
sulla terra) la ricchezza prodotta, a generare, non a creare, la miseria, la
povertà dei moltissimi.