Prima di Scrivere su fidel castro,
manzonianamente, “vergin di servo encomio /e di codardo oltraggio”, Desidero
SoffermarMI su alcuni argomenti, da ME, già, ampiamente, Ribaditi, anche,
perché ”repetita iuvant”.
Giovedì, 1 dicembre 2016, un martellante suonare di
campane e uno squillare di trombe, di tromboni ci annunziava che la polizia di renzi ed alfano aveva arrestato
a rosarno, il latitante, nativo di rosarno, il boss marcello pesce, detto “ u
ballerinu”, ché patito della Danza, della Cultura (nel suo rifugio sono stati
trovati Testi di Proust e Sartre). Codesto criminale, latitante dal 2010, era
ricercato per associazione di stampo mafioso, ché affaccendato in gravi crimini
nella piana di gioia tauro, in lombardia e in tutto il nord dell’italietta.
Codesto criminale non si faceva mancare nulla: vantava amicizie di
inequivocabile spessore delinquenziale. Commerciava, ci mancherebbe, con
politici, massoni, tra cui licio gelli, il capo della ”P2” e con altre 131
“persone” ammodo, come lui, in un’inchiesta su ‘ndrangheta – politica – massoneria
era stato indagato dalla procura di palmi. “Tamen”, il pesce con i suoi 131
compari fu prosciolto dall’infamante accusa, rivoltagli dalla magistratura
inquirente palmense, di essere “intorcinato” in un’associazione mafiosa. La
polizia italiettina, dopo aver agognato il pesce per 6 anni in tutte le parti
del mondo, dove lo pesca ? Dove si nascondono, per lungo tempo, i più appetiti,
appetibili latitanti; dove si sono nascosti i riina, i provenzano, i leggio; dove,
ancora, è uccel di bosco mesina denaro. Alla luce del sole! Cioè, dove tutti
sanno (non, ufficialmente, la polizia, i
carabinieri, la magistratura) che costoro saranno arrestati: nei loro
territori, nelle vicinanze delle loro case natie, luoghi acconci, come non sono
altri, per ricevere dai loro famigliari, dai loro picciotti quanto loro occorra
per sopravvivere fino a quando nell’alto dei cieli (ehhh, sì! Ché, soprattutto,
i mafiosi sono credenti nella provvidenza divina) sarà deciso l’allestimento
per loro delle comode stanze degli alberghi di stato.
Ora, bando all’improvvido
scherzare, se la ricorrente cronaca nera sull’acciuffare pericolosi
irreperibili, contumaci reitera di non girovagare molto lontano dai luoghi ove
costoro sono nati, cresciuti, hanno commesso reati; ove possono, amorevolmente,
essere assistiti da madri, da sorelle, da mogli, ché ipotizzare di accalappiare
i pesci o il pesce in mari esotici, quando è classico che essi o esso nuotano o
nuota nello stagno prodotto o producibile ad una distanza dai loro borghi, dal
suo borgo pari al labile getto di una minzione del più vecchio tra i graduati
impegnati nella caccia al tesor Quindi, non caro renzi, non caro alfano,
“silenziate” le vostre campane, le trombe, i tromboni, ”tertium non datur”: o i
vostri questurini, pizzardoni sono degli incapaci assoluti o i criminali
creduti latitanti, magari, su marte, tali per i media creduloni, per la plebaglia
preoccupata di essere in centomila acefali ad assistere a un derby calcistico,
nelle loro redditizie attività illecite sono, continuamente, monitorati da chi
di dovere, per essere, poi, ristretti nei cancelli solo quando avranno
raggiunto somme di moneta iperboliche, depositabili in banche, bisognose,
sempre, di fresco argento, data l’incapacità o la disonestà nel gestirle da
parte di consigli di amministrazione composti di massoni vicini, collusi con
gli inquilini provvisori del “palazzo”. O etruria, etruria, bel suol d’amor
(figliale)!
Achtung! Achtung! Gli istituti
scolastici italiettini di ogni ordine e grado, tra l’allestimento delle sezioni
elettorali per il “referenzium”, come l’ha definito il Brillante Comico,
Crozza, e il denudamento di esse dell’inutile e vano, per finalità, scopi,
eminentemente, didattici, corredo, approntato per il mai consapevole voto degli
italiettini, acculturati (???) e non (Le “Iene” hanno acclarato che tutti i
parlamentari, da Esse interrogati, tra cui il poco onorevole casini, ex
presidente della camera dei deputati, non conoscessero il numero degli Articoli
della Costituzione nostra, che la controriforma renziana, fallibilmente, si
augurava di riformare o di eliminare); tra le domeniche, la festività in onore
delle statue, sparse per tutto lo stivale, della vergine immacolata, i ponti
gettati da una significativa, per i lazzaroni, civile o religiosa festività ad
un’altra, bypassante qualche insignificante, per i lazzaroni, giorno feriale, si
riempiranno di non studenti italiettini, orbi di essi dal 1° dicembre 2016, il
12 del corrente mese, per, poi, spopolarsi di carne preadolescenziale,
adolescenziale, giovanile dopo una decina di giorni per le rituali, ”sed” irrituali
in una nazione, secondo la sua Costituzione, formalmente, laica, festività
natalizie.
E non è finita! Sino a
giugno, mese in cui si sciolgono le righe dei, Ripeto, non studenti, saremo
costretti ad associare agli apocalittici terremoti, tracimazioni di corsi
d’acqua con conseguenti alluvioni, ormai, annuali, a macchia di leopardo, lungo
lo stivale, eventuali malanni fisici, incidenti,
in cui essi possono incorrere, singolarmente o in massa, Inoltre, dall’obbligo:
di onorare lo schiavo, per un giorno, elevato a re sul “currus navalis”; di
piangere la morte e la resurrezione del bambinello, altre motivazioni
sortiranno per mirare, malinconicamente, gli istituti scolastici deserti. Non
parliamo, per carità! del Fare Lezione, che dal ’68 del secolo scorso è diventato
un ”optional” nella scuola italiettina.
E behhhhh, non caro renzi, è codesta
non scuola per te la “buona scuola”? Come hai potuto immaginare di legiferare
per una “buona scuola”, senza, prudentemente, informarti cosa della scuola
sessantottina e postsessantottina (non della dissolta Scuola Gentiliana) fosse
igienico smaltire, per Suscitare da essa una Vera Discontinuità ? Essendo,
anche, tu il prodotto, il frutto di una scuoletta, in cui fieri si pavoneggiavano
i ”diktat” pseudopedagogici “Vietato vietare”, ”Vogliamo tutto e subito”, ché
non prendi, finalmente, coscienza di quanta “(DIS)humanitas” non sei stato
Arricchito da una istituzione non dimostratasi, Classicamente, Pedagogica, ché
ha ritenuto non Necessaria per la
Formazione del Cittadino, Operante nella “Polis”, non in un
condominio o in un alveare piccolo-borghese, Tutta la Cultura Classica, cioè la Visione del Mondo
Contenuta nella Filosofia, nella Scienza, nella Letteratura, nelle Arti
Iconiche dei Greci e dei Latini ? Essa Forniva, avrebbe Continuato a Fornire
alle nuove generazioni lo Sfondo (Dis)umano in cui, Incastonando il Sapere o i
Diversi Saperi, da esse Acquisiti, sarebbe stato per loro Possibile, sarebbe
Possibile il “Teorein”, cioè la Contemplazione del Bene e del Bello, come in
altra occasione ho Affermato. Tu sei padre, in ogni tuo discorso e dei mammini
tuoi pari il “mantra” finale è: ”il nostro operare è finalizzato alla
prosperità dei nostri figli”. Quale prosperità ? Quella materiale ? Il loro
successo, essenzialmente, nepotistico in quanto parti di genitori che contano o
presumono di contare in un contesto sociale ove non il Merito, sebbene gli
sgomitamenti non etici sono la rampa di lancio ad esso ? Come ragionano i tuoi
figli, come riesce la tua “buona non scuola” ad iniziarli alla Dialettica con
il vissuto, i desideri, le ambizioni dissennate del coro ? Di cosa sono schiavi
? Da cosa sono Liberi o Iniziano, se Iniziano, ad Esserlo? La non scuola
primaria, secondaria di primo e secondo grado di oggi inquina tutte le altre
istituzioni culturali ad essa succedanee, che hanno il compito di formare le
nuove classi dirigenti e, quindi, i rappresentanti del popolo che, secondo la Costituzione,
sovranamente, dovrebbe delegarli ad esercitare il potere in nome suo. Ma quanta
odierna pochezza in costoro! Ti è, mai, non caro renzi, passato per la cervice
il Convincimento che, se la Costituzione
Italiana dal 1947, anno in cui fu Promulgata dal Capo
Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola (Esemplare Luminare del Foro Napoletano), non è stata in
alcuni punti adeguata allo scorrere del tempo, il declino culturale della
società italiettina negli ultimi tre
decenni del secolo scorso ha impedito la riformulazione di alcuni Articoli di
essa ? Precipuamente, la
Cultura Permette alle Tesi degli IO di PorSi Dialetticamente,
nei Confronti delle Antitesi dei TU, sì da Generare la Sintesi dei NOI. Vuoi che
ti Scelga Fior da Fiore, dai Partiti che Composero la Costituente, gli
Uomini, i Grandi Uomini che Ne Fecero Parte ? EccoLi tra gli Altri: Calamandrei
Piero, Foa Vittorio, Lussu Emilio, Togliatti Palmiro, Terracini Umberto, Marchesi
Concetto, De Gasperi Alcide, Moro Aldo, La Pira Giorgio, Lazzati
Giuseppe, Leone Giovanni, Croce Benedetto, Corbino Epicarmo, Nenni Pietro,
Treves Paolo, Basso Lelio, Binni Walter, Morandi Rodolfo, Pertini Sandro. Silone
Ignazio, Treves Paolo, La Malfa Ugo,
Parri Ferruccio, Einaudi Luigi, Nitti Francesco. Questi Uomini, appartenenti a
Partiti, Ideologicamente, lontanissimi tra Loro, ché di Eminentissima
Intellettualità, Operarono la Sintesi
Mirabile dalla Quale Sbocciò la Nostra Costituzione
che tu, la boschi, la madia, il gentiloni, il del rio, l’orlando, l’alfano,
ecc.,ecc., ecc., avete avuto l’ardire, senza lavarvi le mani, di prendere in
mano per manometterla, senza alcun pudore. Approfittando della fioca opposizione
di nanetti, come bersani, cuperlo speranza, di maio, di battista, grillo,
berlusconi, intellettualmente, incapaci di, metaforicamente, sprofondarvi dagli
scranni più alti negli emicicli delle
due aule del parlamento, ora più che mai, italiettino.
Nella Sintesi dei
Costituenti, di cui sopra, non è possibile
individuare chi fosse credente o no; chi fosse comunista, socialista,
democattolico, liberale; chi fosse, ancora, monarchico o repubblicano. La Cultura, come la Letteratura, Proclama Claudio Magris, “è liberatoria anche
perché è libera dal principio di non
contraddizione; può dire verità antitetiche, perché non formula giudizi
teoretici, né tanto meno proclama ideologie, bensì esprime esperienze e dunque
può esprimere la fede in Dio e la sua negazione, perché ogni individuo,
nell’odissea della vita, può fare esperienza di entrambe e la cultura e la
letteratura dice quest’esperienza, senza lasciarsi costringere nella
formulazione di un credo”.
Fidel castro ? Niente di nuovo nella Storia. Fidel (uomo, educato dai
gesuiti; di padre borghese, proprietario in cuba di 10 mila ettari di terra,
coltivati a canna da zucchero; rivoluzionario, dittatore ”usque ad mortem”) è
un “film” molte volte visto nella Storia. In Fisica cos’è la rivoluzione ? E’
il movimento di ritorno al punto di partenza di un corpo che gira intorno al
proprio asse. E in Astrofisica ? E’ il movimento di ritorno al punto di
partenza di un corpo celeste che compie un’orbita ellittica intorno ad un
altro. La parola rivoluzione, che deriva dal Latino Tardo: ”revolutio- onis”,
“rivolgimento, ritorno”, in politica significa ”bonapartismo”, in cui Marx
Individuava il pericolo, il crepuscolo di tutte le rivoluzioni. Cioè, al netto
delle poche luci (l’istruzione per tutti gratuita e l’assistenza sanitaria), di
questo e quel merito che tutti i regimi (monarchie, democrazie, dittature
dell’unico o di un cerchio o di un giglio magico o di un partito. Gramsci
immaginava affinità tra il “Principe” di Machiavelli e il “centralismo democratico” del pci) possono vantare, nella
reggia di “versailles”, ad esempio, al posto del re luigi XVI si insediò
l’imperatore napoleone bonaparte; nella fortezza del “cremlino” al posto dello
“zar” nicola II si piazzò il segretario del “pcus” stalin; in cuba al posto del
presidente, generale fulgencio batista, poi, dittatore in seguito a un colpo di
stato, divenne presidente del consiglio, poi, presidente, in seguito alla
rivoluzione dei “barbudos”, fidel castro, poi, diciamo, fatalmente, dittatore.
Incalcolabili i tragici effetti collaterali, sofferenze immani, che siffatti
cambi di “personaggi” al potere comportarono! Possiamo, anche, a livello di
”trash” vedere l’isola di cuba postrivoluzionaria
castrista ritornata alla stagione prerivoluzionaria di batista. Oggi, cuba, permanendo
l’embargo degli ”states”, non potendo contare più sui finanziamenti della russia
sovietica, ormai, fugata, può, economicamente, contare sul petrolio venezuelano,
sulle rimesse dei milioni di cubani, costretti all’esilio da castro, sul
turismo sessuale, ufficialmente, tollerato dal regime. Se tanto ci dà
tanto, inferiamo che la rivoluzione non
ha fatto altro che rimettere cuba, allusivamente, nelle mani del risorto batista,
impersonato da castro e dal suo degno germano,
raul. Eppure, simone perotti nel
suo”blog”, al dì 27 novembre 2016,
a proposito di fidel e dei suoi compagni, scrive:
”Giovani laureati che avevano un ottimo futuro personale decisero di
stravolgere il proprio destino e quello delle loro famiglie per ribellarsi a un
tiranno (Batista) eterodiretto (dalla CIA) che aveva reso puttane le loro madri
e le loro sorelle, e fatto merce dei loro cuori e delle loro speranze”. Il 30
ottobre del 1793, P.V.Vergniaud, girondino, davanti al tribunale che Lo
condannava a morte, accusato di tradire la rivoluzione, Pronunciò la Frase Famosa: ”La rivoluzione è
come Saturno: divora i suoi figli”. E tanti ne divorò la rivoluzione castrista
o li fece languire per decenni in terribili carceri (Sovraffollamento, perdite
delle fogne, celle dove i prigionieri devono defecare in un buco nello stesso
luogo dove dormono. Si convive con ratti, scarafaggi scorpioni e con gli
escrementi. Prigionieri rinchiusi per mesi con la luce accesa tutto il giorno o
confinati in cubicoli di due metri senza luce. Dal lunedì al venerdì non la
canonica ora d’aria, ma minuti d’aria. Detenuti impossibilitati ad abbandonarsi
al sonno, impediti dalle guardie con lanci di secchi di urina e feci o
stuzzicati con lunghe aste. In alcune carceri i detenuti ridotti a cavie per
esperimenti biologici che reggono il feroce paragone con quelli nazisti), ad
esempio: Huber Matos, l’altro comandante, si ribella alla via socialista della
rivoluzione, viene processato e condannato a 20 anni di carcere; viene
condannato a morte Humberto Sori Marin, Comandante dell’esercito rivoluzionario
sulla sierra, accusato di aver organizzato una rivolta armata, essendosi
opposto alla svolta marxista – leninista della rivoluzione. Inoltre, avendo fidel
stretto alleanza con l’ ”urss” e il “patto di varsavia”, provocherà il Dissenso
di Che Guevara che, deluso (Egli considerava l’”urss” per il Terzo Mondo una potenza
imperialista come gli “states”), si allontanerà, progressivamente, dal gruppo
dirigente castrista fino alla tragica avventura in bolivia dove verrà assassinato
nell’ottobre del 1967. Insomma, fidel non può essere, assolutamente., assolto
dalla Storia per aver fatto credere al suo popolo che la Libertà sia “un dettaglio
insignificante”; per averlo privato degli Ineludibili Diritti Umani, portando a
mo’ di giustificazione l’aver subito 600 attentati; decine di atti di
terrorismo; un tentativo di sbarco e di invasione da parte degli “states” e un
embargo economico, anche, da parte di tutti i paesi europei.
Denuncia un ex
assistente di fidel, tal j. r. sanchez nel libro ”La doppia vita di Fidel
Castro”, che la vita del dittatore era fatta di ricchezza e lusso, di conti
segreti all’estero, di amanti, di yachts, di una personale isola privata, di
essere il padrino della droga, ché ospite dei cartelli della droga colombiani,
facilitando, così, il trasporto di essa negli “states”. Se fosse probabile tanta
denuncia, ecco realizzata la rivoluzione, come ritorno al punto di partenza,
cioè, al dittatore batista, detronizzato
da fidel!