Dall’architetto Nicola Parisi, assessore all’Urbanistica del Comune di Bitonto, riceviamo e pubblichiamo.
‘Almeno’ è avverbio di quantità equivalente a ‘soltanto’, inteso però nel senso minimo; quantomeno
improprio il suo uso se riferito ad un obiettivo storico come la redazione del Piano Urbanistico Generale
(PUG), che questa Amministrazione si appresta a realizzare, producendo quello che nessun’altra
Amministrazione è riuscita a fare da 35 anni a questa parte.
Il 9 settembre scorso ho incontrato i consiglieri della minoranza per due motivi fondamentali: da un lato
esprimere la volontà di considerare la minoranza una risorsa nella costruzione di un’attività, quella
urbanistica, delicata e strategica per tutti i cittadini; dall’altro per comunicare ai consiglieri il contenuto
dell’Atto di Indirizzo che la Giunta Comunale si appresta ad approvare nei prossimi giorni quale primo
adempimento previsto dal Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG) per l’avvio dell’itinerario
progettuale che condurrà alla redazione del PUG.
L’Amministrazione Abbaticchio riesce ad attivare quel percorso che ci condurrà ad ottenere un piano per
un rinnovato sviluppo di tutta la nostra città; compie un passo epocale: nel XXI secolo varerà la direzione
per lo sviluppo della città dei ‘nostri’ figli. Il crono-programma di lavoro prevede che entro la prossima
estate la nostra città approverà il Documento Programmatico Preliminare, un passo fondamentale che
traccerà quella linea di scelte strategiche che condurranno la ‘nostra casa comune’ verso il futuro; subito
dopo è prevista l’attivazione della fase finale di stesura del PUG.
Questo percorso sarà compiuto
attraverso un processo partecipativo, che la legge impone, mediante l’istituzione di uno Urban Center
della Città coordinato dall’Assessorato alle Politiche Urbanistiche; un luogo ‘sempre aperto’ per far
conoscere le principali politiche e i progetti che stanno cambiando Bitonto e il territorio metropolitano, in
cui cittadini, istituzioni pubbliche, associazioni e rappresentanti del mondo economico e sociale potranno
incontrarsi e discutere le trasformazioni territoriali e urbane.
Toccherà a questo Osservatorio realizzare
percorsi ed attività della conoscenza mirati ad una raccolta di dati di diversa natura provenienti dalle
diverse realtà urbane, ad una sistematizzazione degli stessi ed una conseguente re-immissione della
conoscenza nella società civile attraverso azioni di vario tipo.
Questa attività di input ed output avrà due
scopi: da un lato animare un dibattito culturale vero sui temi più importanti dello sviluppo urbano e
dall’altro aumentare la conoscenza diffusa sulla città, al fine di una maturazione della stessa cittadinanza
che si rende disponibile al contributo attivo nelle attività di pianificazione. Parallelamente l’Ufficio di
Piano, costruito con qualità, lavorerà per chiudere tutte le fasi nei tempi previsti.
Come già dichiarato in una intervista pubblicata sul periodico “da Bitonto”, a giugno 2015, l’azione di
un’amministrazione va valutata in maniera complessiva ed in relazione al contesto di partenza.
L’urbanistica a Bitonto è un treno fermo in stazione da decine di anni ed un treno non riparte appena
acceso a velocità di crociera; la raggiunge con una corretta accelerazione.
Le delibere per la riduzione degli oneri per l’attività edilizia e sulle zone F hanno rappresentato un aiuto
alla gestione ordinaria del settore delle costruzioni; la candidatura positiva per il Patto Città-Campagna
che Bitonto condivide come capofila con il Comune di Molfetta e l’approvazione del Piano d’Azione per
l’Energia Sostenibile (PAES) sono risultati con una chiara volontà strategica, ossia, la salvaguardia del
territorio e l’investimento su risorse in linea con la pianificazione territoriale regionale.
La delega alla
pianificazione strategica come consigliere della Città Metropolitana di Bari, assunta dal nostro primo
cittadino, rafforza inevitabilmente quella lungimiranza, che ci condurrà verso un futuro che deve
migliorare il nostro habitat; questo è un obiettivo imprescindibile a cui è legata tutta la ricerca scientifica,
da me condotta in ambito accademico e che ha contribuito a motivare la mia volontà di assumere questa
importante delega nel governo della nostra città.
Ci si augura che chiunque anteponga sempre ad ogni altra cosa il bene della città.
Se così sarà, i frutti
continueranno ad arrivare.