Secondo, inevitabile atto del duello a colpi di articoli tra l’artista pugliese Manlio Chieppa e l’assessore al marketing del Comune di Bitonto Rino Mangini.
Che, ovviamente, non poteva incassare impassibile le recise accuse del noto pittore, che ha denunciato la chiusura del Torrione angioino nei giorni scorsi e la consequenziale mancata fruibilità della Galleria civica d’arte contemporanea.
“Siamo in piena fase di rilancio“, proclama Mangini sulle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno.
E annuncia grosse novità: l’apertura del contenitore culturale a nuove realtà per interagire col territorio con la collaborazione dell’Accademia delle Arti barese e senza rinnegare l’identità della Galleria civica, le esposizioni temporanee di autori attuali, l’arricchimento di arredi e strumentazioni.
Le opere già presenti saranno trattate con la massima cura, anche se ormai il maestro Matteo Masiello ha portato via alcune delle tele che aveva donato.
Di più, il bastione storico sarà inserito nell’ambito del progetto denominato Parco delle Arti.
Da maggio, con l’arrivo dei ragazzi del servizio civile, sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 21.
Insomma, il futuro del nostro Torrione sarà tutto un rigoglio di eventi, manifestazioni e mostre. Tutto è bene quel che finisce bene.
Anche per le nostre opere d’arte.
E, dunque, Chieppa aveva esagerato?
O forse aveva semplicemente descritto quel che aveva vissuto?
Ai posteri visitatori della Galleria l’ardua sentenza…