Durante una passeggiatina per le viuzze del nostro centro storico, casualmente, ho potuto notare in Largo Teatro Umberto I, nei pressi del civico nr.8, scolpito sulla dura pietra, l’antico gioco denominato la “Ndraia”. Tale gioco, molto in voga nel passato a Bitonto, è scolpito su diverse chianche presenti sia nel nostro centro storico, sia nei pressi di piazza Marconi e sul sagrato della chiesa di San Gaetano.
Ecco come si giocava alla “Ndraia”.
Su di un foglio si tracciava il disegno riportato appresso ( in questo caso invece veniva scolpito sulla roccia, soluzione ottimale per non sprecare carta e rendere il gioco praticamente ripetibile all’infinito). I due giocatori alternativamente mettevano sugli incroci dei segmenti una delle tre pedine a propria disposizione (spesso la pedina era sostituita da pezzettini di carta o altri piccoli oggetti reperibili al momento, come ad esempio anche piccoli pezzi di scorza di mandarino). La “mossa” consisteva nello spostare una qualsiasi propria pedina da un incrocio di segmenti ad un altro. L’obiettivo era quello di disporre le tre pedine in linea retta, impedendo che l’altro giocatore facesse altrettanto.
Riprendo la passeggiata con la mente rivolta al passato e non posso far altro che immaginare, in questo luogo, un nutrito gruppo di ragazzini, tutti intorno al “graffito”, seduti per terra, i quali a vicenda si sfidano alla “Ndraia”, ognuno con le proprie “pedine” fortunate, mentre si divertono con un gioco semplice, intuitivo, logico, che riusciva nella sua estrema semplicità di esecuzione e realizzazione ad aggregare numerosi giovani bitontini nelle lunghe e calde giornate estive.