I
dati generali sulla dipendenza dei giovani pugliesi di età compresa tra i 13 e
i 18 anni sono preoccupanti. Secondo alcuni studi, infatti, la prima
assoluzione di alcool avviene nel 50% dei casi sotto i 15 anni, e il 50% dei ragazzi
tra i 15 e i 18 anni assume cannabinoidi.
A
Bitonto non esistono ancora dati certi. Ma è certo che il fenomeno esiste e non
si fa fatica a nasconderlo. Ed è anche per questo che da mercoledì inizia
ufficialmente la sua attività “Drop In”,
lo sportello/progetto triennale che si pone l’obiettivo di contrastare le
dipendenze patologiche (con o senza sostanza) attraverso la riduzione dei
fattori di rischio e il rinforzo di quelli di protezione.
A
curare lo sportello, per conto del Comune, sarà Caps (Centro di aiuto psico
sociale), la cooperativa barese impegnata da anni nella lotta contro le
dipendenze e che anni fa ha realizzato, sempre per Palazzo Gentile, uno studio
sulle nuove droghe.
«La cooperativa, attraverso il suo entourage
multidisciplinare di psicologi ed educatori, cercherà di intercettare i ragazzi
tra i 14 e i 18 anni a rischio dipendenza, o che invece non ne percepiscono
ancora il problema, e li sensibilizzerà attraverso laboratori e attività
specifiche nel capire effettivamente a cosa vanno incontro», spiega Marcello
Signorile, 35 anni, chirurgo, presidente di Caps.
“Drop
in”, in realtà, doveva già partire una dozzina di anni fa. Erano infatti gli
albori del nuovo millennio quando il comune di Bitonto presenta il progetto
alla Regione. Dal lungomare Nazario Sauro, però, i finanziamenti tardano ad
arrivare, subiscono lunghi ed estenuanti ping – pong, nel frattempo vedono decurtazioni,
e sono stanziati (130 mila euro circa) soltanto un paio d’anni fa.
«A Bitonto è un dovere arginare situazioni di
disagio sociale che coinvolgono i ragazzi – sottolinea il sindaco Michele
Abbaticchio presentando il progetto – e
molto in questo senso deve fare l’amministrazione comunale perché la Provincia
purtroppo non riesce a produrre efficaci azioni di contrasto. La lotta alle
dipendenze è importante perché la droga e l’alcool sono importanti fonti per la
criminalità».
Di
«un tassello importante per la città», ma
«che non deve essere una monade», parlano
l’assessore al Welfare Francesco Scauro e il funzionario comunale Angela
Colaianni, che hanno volutamente inserito il progetto nell’ultimo Piano sociale
di zona.
Ma
come si muoverà la Caps nella sua difficile impresa? Fin da subito verrà fatta
una cernita e un’analisi della situazione locale. Raccolti i dati, verranno
promosse iniziative di sensibilizzazione che coinvolgeranno enti, associazioni,
attività commerciali e le famiglie. La
prima cosa che sarà fatta, però, è la realizzazione di un casting per un
progetto cinematografico. E che sarà soltanto la “prima parte” di prodotto
artistico teatrale (“supervisionato da Pippo Mezzapesa e Bianca Guaccero) che
l’amministrazione comunale intende far girare tra un paio d’anni nel tour dei
Teatri civici di Avviso Pubblico.
Lo
sportello “Drop In” ha sede in via Amedeo n° 42/44 e sarà aperto dal mercoledì
al sabato dalle 18 alle 22.