Dalla presidente dell’Accademia della Battaglia, Prof.ssa Concetta Tota, riceviamo e pubblichiamo:
“Varie, incomprensibili problematiche ostative” P.F.
Diremmo proprio ostacoli determinati da mancato tavolo di concertazione tra le diverse realtà associative – culturali che animano il “Maggio a Bitonto”, come si vorrebbe e dovrebbe essere, ma che si presenta come passerella come fosse il “Sanremo bitontino”.
L’Accademia della Battaglia, con l’auspicio di realizzare un programma organico nel rispetto delle singole identità e soprattutto dei ruoli, già da novembre dello scorso anno, verbalmente e ripetutamente, ha chiesto all’amministrazione comunale di organizzare un tavolo di concertazione, ma non è stato dato spazio alla richiesta né ad un eventuale incontro/audizione. Perché?
Incomprensioni? Pregiudizi? Condizionamenti? Personalismi? Un po’ di tutto questo, con un esito antistorico. Eppure, è un dato acclarato proprio dalla storia: un popolo senza storia o che “dimentica” o, peggio, “affossa” la storia, è un popolo senza futuro.
E ora i fatti
Solo dopo ripetute sollecitazioni, per grazia ricevuta, la presidente dell’Accademia della Battaglia viene ammessa in audizione in data 17/02: preliminari, chiarimenti, scambio di idee e posizioni.
In data 04/03 primo invio via PEC di n. 2 istanze: ricco programma, concordato e condiviso con la Pro Loco e mirato al tentativo di raggiungere finalità ambiziose a vantaggio del Comune di Bitonto, e comunicazione al Comune e a tutte le Forze dell’Ordine; data Corteo Domenica 19/05/2024, data la più vicina alla storica Battaglia di Bitonto, 25 maggio 1734, visto che la festa patronale è di per sé “intoccabile”!
Venerdì 08/03: finalmente, primo tavolo di concertazione. Presenti: Accademia della Battaglia e ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane). Unici invitati? Tavolo organizzato solo perché l’Accademia subisse l’informazione, secondo cui l’ADSI si era impadronita “arbitrariamente” della data 19/05 sostituendola alla data nazionale 26/05. L’amministrazione comunale era stata consultata? Ne era consapevole? Aveva approvato, visto che si inseriva in un calendario comunale – è risaputo – ricco di eventi? A fronte di nessuna istanza protocollata né dell’ADSI, né di altre realtà associative storicamente attrici di iniziative del maggio.
Tutti sono intoccabili con motivazioni pretestuose, tranne l’Accademia della Battaglia, che pure è l’unica a rievocare un evento storico, soprattutto locale, per la quale la ricaduta negativa odierna è assolutamente antistorica, visto che il corteo, nato per iniziativa del I° Circolo Scolastico “Nicola Fornelli”, a memoria dir. Grandolfo, nel 1986, subentrata poi l’Accademia della Battaglia nel 1998, escludendo la durata della epidemia da Covid, ha alle spalle una lunga, gloriosa storia.
Che sarà del Corteo? A ritmo incalzante e fino al 18/03 si susseguono convocazioni solo per l’Accademia, messaggi, telefonate, sollecitazioni mirate a convincere, proposte di date tutte impraticabili: giovedì 23 maggio, domenica 2 giugno, domenica 12 maggio; tutte respinte: ciascuna per proprie difficoltà elencate, verificate, salvo voler ritornare indietro di ventitré anni, annullando un lavoro certosino, una storia, una passione nata e coltivata da tutto il sodalizio, alimentata giorno dopo giorno, dal 2002, quando la sottoscritta presidente fu chiamata, corteggiata, sollecitata, perché intervenisse per salvare il “Corteo” che per diverse vicissitudini era a rischio.
Sono stati anni nei quali l’Accademia della Battaglia, che è partita da zero non avendo trovato un sia pur misero materiale, negato da tutte le scuole, con la gestione del buon padre di famiglia, non solo ha realizzato un ricco patrimonio di costumi e accessori vari, ma ha reso il Corteo inestimabile patrimonio immateriale culturale della Città, elevandolo a livello nazionale e favorendo il turismo in entrata. E di questo un grande grazie va a tutte le socie e i soci che hanno creduto nel progetto e si sono impegnate/i con grande dedizione.
Ma torniamo ai fatti.
Il 18/03 ultima convocazione: obtorto collo, anche in considerazione di diverse difficoltà, per non interrompere la storia e per il quieto vivere, evitando polemiche e fraintendimenti, l’Accademia accetta la data di domenica del 2 Giugno. In giornata, viene aggiunta la data a locandine e manifesti già pronti, e stampato il tutto, prenotata la data e il tempo di affissione 08-27/04/2024, versato il tributo per l’affissione, stampati i moduli iscrizione, sostenute diverse altre spese, distribuite le locandine. La notizia diventa immediatamente di opinione pubblica. 19/03, concordato con l’amministrazione, via PEC, invio di nuove istanze agli organi competenti, come per le prime 2, di cui in precedenza, con la precisazione: “Per coordinamento con Sindaco e Amministrazione Comunale, la presente annulla e sostituisce la nostra precedente”. Due giorni dopo, nuova telefonata, nuovo divieto: il corteo non si può tenere il 2 giugno: “È il giorno del Corpus Domini, la Diocesi non permette”.
Nuova proposta fatta all’Accademia, alla luce della cui esperienza, ritenuta da questa impossibile ad essere autorizzata: 2 manifestazioni in contemporanea, cortili e corteo; ma, come volevasi dimostrare, manca l’autorizzazione delle Forze dell’Ordine per motivi di sicurezza e per personale insufficiente.
Queste sono solo alcune motivazioni, quelle basilari; illustrarle tutte genererebbe un lunghissimo elenco:
In settimana: indisponibilità dei parrucchieri, dei gruppi di animazione; degli studenti, dei giovani portalabari, soldati, cavalieri di Malta; adulti e intere famiglie: tutti perché in giornata lavorativa; difficoltà per l’organizzazione del corteo in quanto giornata scolastica onde fruire dell’uso del chiostro in tempo necessario. Conclusione: corteo di solo bambini con le relative responsabilità, che ne derivano e assenza del flusso turistico.
2 giugno: considerato appendice scolastica dagli studenti e per il personale scolastico momento intenso per le operazioni di fine anno. Data respinta anche dall’ADSI con uguali motivazioni.
12 maggio: rifiutato dall’ADSI perché “potrebbe far freddo, potrebbe piovere”, e per il corteo che non può ricorrere a cappotti e ombrelli? Escludendo il periodo pasquale a cui si andava incontro e il tempo necessario per approntare nuovo materiale pubblicitario/informativo sostitutivo di quello andato al macero, in un solo mese per iscrizioni, organizzazione dell’intera manifestazione a fronte di non meno di 3 mesi solo per preparare il tutto ed anche con affanno, considerato che il 12 maggio era l’ultimo approdo, a partire dal 19/03, data dell’ultima audizione. Si sottolinea che le/i socie/i dell’Accademia, tutti volontari/e quindi senza alcun riconoscimento economico, lavorano per 11 mesi l’anno con sola sospensione in agosto, almeno finché non è stato organizzato il museo. Questo è bene sottolinearlo a fronte dell’incredibile affermazione: “L’ADSI sta lavorando da ottobre”.
I gruppi di animazione avevano dato disponibilità solo per il 19/05
P.S. Ho tranquillizzato di recente la Chiesa Bitontina, preoccupata di una possibile sovrapposizione.
Domanda obbligatoria: conta più l’apertura dei cortili, iniziativa nata di recente e ogni anno ripetitiva, o la rievocazione di un momento storico della Città, come dalla stessa storia ci viene detto, se vogliamo portarne alto il gonfalone, proteggerla, farla amare, custodire e difenderla, oltre che aspirare a conseguire il riconoscimento UNESCO, come già comunicato all’amministrazione, scopo per il quale “condicio sine qua non” è che ci sia una “rievocazione di un vero avvenimento storico con coinvolgimento di tutta la popolazione in tutte le sue espressioni”?
È la resa, non c’è possibilità di alcuna altra alternativa, messaggi di convincimento continuano ancora oggi; i tempi sono brevi per l’organizzazione del corteo eventualmente per il 12/05: Prime Comunioni, feste, processioni sono programmate per tale data, i gruppi di animatori hanno assunto altri impegni, ancora una volta sarebbe un vile ripiego. Alla luce delle tante vessazioni subite per errori altrui volontari – cancelliamo la storia? – o involontari – incompetenza, leggerezza o simpatia/antipatia, o perché il corteo è ritenuto indegno di essere a livello di altre manifestazioni –, l’Accademia comunica che per quest’anno, il Corteo non sarà celebrato.
Alla cittadinanza manzonianamente “l’ardua sentenza”