S., con un braccio poggiato sul cancelletto basso di una portafinestra semiaperta, osserva con un briciolo di malinconia il mondo che scorre monotono per la strada.
Siamo al civico 5 di via Nuzzo Barba, bretella breve che unisce Borgo san Francesco e via Gliro.
La giovane, dalla nascita su una carrozzina, vive con la madre in un garage riattato ad abitazione: “Però, non ci lamentiamo affatto, anzi ringraziamo il proprietario, una persona gentilissima“, puntualizza sincera la donna.
La separa dal mondo esterno uno scivolo sicuramente destinato ad automobili, non certo ad una sedia a rotelle per la quale anche un gradino di pochi centimetri è una montagna insormontabile.
Infatti, presenta due dislivelli che rendono complicata la discesa: il primo è pericolosamente ripido, il secondo fa impennare la carrozzina.
Insomma, anche solo uscire di casa per S. è un grave problema.
Non parliamo poi di rientrare, per la cui operazione è costretta ad avvisare la mamma, che l’attende in piedi anche a notte fonda per aiutarla ad affrontare l’insidiosa pendenza.
“Vi prego, venite a sistemare il marciapiede“, chiede quasi implorando la ragazza, sapendo che quella è la sua unica via d’uscita, dal momento che, sia a destra sia a sinistra, i gradini sono troppo alti per chiunque.
Poi, le due buche nell’asfalto antistanti la loro casa sono quasi di prassi.
Resiste impavido lo spazio per il parcheggio dell’auto riservato, ma ciò non esime alcuni bitontini adusi all’inciviltà dal posteggiarvi i loro veicoli.
La cittadina vorrebbe soltanto essere ascoltata e serba nel cuore ancora una grande forza di vivere. “Sono contenta perché, nonostante quello che ha passato, la mattina si sveglia ancora con tanta voglia di fare. Ecco, non vorrei che cadesse in depressione“, sussurra con una punta di preoccupazione la signora.
Per chi è disabile, le barriere architettoniche, tra visibili e invisibili, sono nemici da combattere strenuamente e quotidianamente. Ma non sempre la battaglia si riesce a vincere.
Dunque, non lasciamo sola S. e cderchiamo di combattere insieme a lei.
Tutto qui.