Prime condanne per i soggetti coinvolti nella maxi inchiesta della Dda “Levante”.
Ieri, dopo otto mesi dal blitz e dagli arresti, il Tribunale di Bari ha condannato 18 persone per un presunto giro di riciclaggio di denaro in attività illecite.
La sentenza è arrivata al termine del rito abbreviato.
Le pene più alte, inflitte dal giudice Ilaria Casu, riguardano gli imprenditori bitontini Francesco Giordano ed Emanuele Sicolo, a cui toccheranno rispettivamente 13 anni e 6 mesi e 10 anni.
Nove anni e sei mesi invece per Luigi Spinelli e 11 anni e 4 mesi per Antonio Zefferino.
Le richieste di pena erano state formulate dai pm Fabio Buquicchio e Bruna Manganelli, che avevano coordinato le indagini della Dia e della guardia di finanza.
Altri 33 imputati erano già stati rinviati a giudizio, mentre 28 imputati hanno patteggiato le pene, tra loro il commercialista Francesco Paolo Noviello (4 anni e 4 mesi).
I reati contestati a vario titolo erano associazione per delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata alle frodi fiscali, al riciclaggio e all’autoriciclaggio dei relativi proventi nonché al trasferimento fraudolento di valori, al contrabbando di prodotti energetici, alle estorsioni, al traffico di sostanze stupefacenti e alla detenzione illegale di armi.
Gli inquirenti ritengono di aver accertato un volume di affari illecito pari a circa 170 milioni di euro. Nel procedimento si sono costituiti parti civili il Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate.