A inaugurare il cantiere, poco più di un mese fa (era il 29 marzo) era stato scomodato persino l’arcivescovo di Bari-Bitonto, Giuseppe Satriano, che aveva salutato quella centralissima piazza pronta a rinascere e a rifarsi il look (clicca qui per articolo https://bit.ly/387S3pB). Di cosa parliamo? Di piazza XX settembre, dove però tutto è ancora fermo perché c’è soltanto una grande recinzione che “ingabbia” metà piazza, la gigantografia dell’intervento che verrà effettuato e nulla più. Tradotto, quindi, i lavori non sono mai partiti nonostante la benedizione vescovile.
Quello che ne sarà è noto da tempo. Il Comune è riuscito a strappare 1milione e 300mila euro per un restyling a 360 gradi perché tutta l’area che si frappone tra la chiesa dell’Annunziata e l’area pedonale di via Pasculli sarà inglobata nella piazza. Nuova pavimentazione sarà installata in tutta l’area e che includerà chianche nuove e chianche già esistenti. Saranno 18 le panchine in pietra installate e sarà riqualificato anche il sistema di illuminazione e l’attuale fontana verrà sostituita con una decorativa e mentre le aiuole saranno ridisegnate. Prevista anche l’installazione della cartellonistica informativa dei beni architettonici legati alla piazza, al margine sud sarà realizzato un collegamento viario per l’accesso da via Matteotti, mentre a Nord ci sarà una seduta in pietra, che richiama quello che, fino al 1882, era il Torrione di Sant’Agostino, risalente al XIV secolo. Tutto – assicurava il sindaco Michele Abbaticchio – in sei mesi di lavoro. Tutto, però, dipende dallo start.
Già esattamente un mese fa, il primo cittadino, rispondendo alle polemiche dei partiti di opposizione, aveva replicato seccamente che «il cantiere è ora recintato per poter effettuare le verifiche altimetriche, possibili soltanto con l’area transennata e senza movimento delle persone. Inoltre è necessaria per permettere alla Soprintendenza di fare il sopralluogo e i rilievi». Che doveva arrivare di lì a pochi giorni. Sono passati altri 30 giorni e niente si muove. O quasi. «Abbiamo chiesto alla Soprintendenza – ricorda il sindaco uscente – di poter iniziare i lavori nonostante non siano ancora stati fatti i saggi, ma ci è stato risposto di no. Sono stati fatti e tramessi, comunque, già tutti i rilievi preliminari ma siamo obbligati ad attendere perché si vuole verificare se sotto la pavimentazione dell’area sono presenti eventuali chianche». Stamattina, però, sarebbe in programma l’incontro (telematico) tra il funzionario della Soprintendenza e il responsabile unico del procedimento (Rup) per smuovere le acque. Si comincerà a fare sul serio?