Quando entri in un orto
hai sempre una strana sensazione di pace, trasmessa da un gioco di silenzi, di
colori, odori e futuri sapori.
Ieri, ne è nato uno: l’orto didattico a Borgo Bontà-Consorzio Social Lab grazie alla
serra regalata dal Rotary Club Bitonto.
Ha una storia da raccontare,
come ogni cosa, persona o luogo.
Prima che essere un orto didattico, è sociale
in quanto è strettamente rivolto ai ragazzi
portatori di disagi psico-sociali.
«E’ un orto che prevede la coltivazione di piante adatte ad ogni
stagione –ci ha spiegato la dott.ssa
Antonia Paradiso, presidente del Rotary Club Bitonto- e che potrà essere visitato in qualsiasi condizione metereologica.
Abbiamo donato alla cooperativa Sfrang una serra al fine di avvicinare i
ragazzi alla natura. Abbiamo collaborato, inoltre, con il Servizio di Salute
Mentale CSM n.3 di Bitonto».
Toccando con mano la
realtà e, in questo caso, la natura, si ha la possibilità di uno sviluppo dei sensi. I ragazzi portatori
di disagi psico-sociali verranno, così, formati, riabilitati a livello
psichiatrico, inclusi nel campo lavorativo e relazionale.
«Il Rotary ha collaborato con noi anche per il progetto della produzione
della birra artigianale, l’anno scorso –ha detto la dott.ssa Anna Laura Ricci, presidente della cooperativa Sfrang-. L’orto didattico è volto, quindi, al
recupero di soggetti svantaggiati da reintegrare nella società. Oltre a
collaborare con il Servizio di Salute Mentale CSM, collaboriamo con il Comune
per i tirocini».
Altri utenti a cui è
destinato l’orto in questione sono le
scolaresche, che potranno vedere su campo quello che studiano nei libri di
scuola.
«Avere un’altra opportunità per la cittadinanza e per una determinata
utenza è molto importante –ha aggiunto il vicesindaco Rosa Calò–.
Mediante quest’orto i ragazzi portatori di un disagio psico-sociale potranno
sentirsi utili prima di tutto a se stessi e, poi, per gli altri. Potranno
crearsi una loro dimensione vitale e toccare con mano il risultato del loro
lavoro. Non possiamo che sostenere questo tipo di iniziative, rivolte anche
alle scuole, e farle conoscere».
L’attività
avrà una sua rilevanza commerciale al fine di restituire elementi di verità al contesto educativo e ricavare un
sostegno economico per le spese di gestione.