Si è inaugurata ieri sera la nuova sede del Centro di Aggregazione Giovanile bitontino in piazza Cattedrale.
Accorato il messaggio giunto dal presidente Vito Coviello e dal vicepresidente Vito Ciocia: «Questo luogo rappresenta un segno verso la riappropriazione del territorio. Sentiamo di dover ringraziare l’Amministrazione, che garantisce le forze economiche per il centro».
«Il nostro obiettivo è quello di voler far rete tra le associazioni – continuano -, affinchè si possa recuperare il centro storico con manifestazioni e eventi per limitare gli eventi criminosi».
L’anno scorso il centro è stato sede di numerosi corsi, concorsi e mostre fotografiche, corsi di lingua inglese e molto altro: «Siamo a disposizione – concludono Coviello e Ciocia – anche per le associazioni che non hanno una sede fisica dove poter svolgere le loro attività. Saremo, quest’anno anche sede del FAI (Fondo Ambiente Italiano)».
La sede inizialmente era malmessa ed è l’assessore alle Politiche Giovanili Domenico Nacci a spiegare il senso dell’operazione: «Questo era un ambiente abbandonato e tutto ciò che ora lo compone è frutto del lavoro gratuito e disinteressato di questi ragazzi di cui mi onoro di far parte».
Presente, oltre che ad alcuni consiglieri comunali, il sindaco Michele Abbaticchio.
«Le forze dell’ordine più volte hanno sottolineato che la nostra presenza nel territorio sono il migliore esercito in associazione con le forze dell’ordine. E’ inutile strumentalizzare gli eventi criminosi per fare politica su quanto c’è di negativo magari in cerca di consensi – ha dichiarato il primo cittadino -. Questa piazza è il centro della nostra città e dobbiamo ripartire dal nostro cuore ed espandere questi esperimenti anche nel resto del territorio».
«Il rapporto di fiducia che c’è nei confronti delle Istituzioni – continua il sindaco – è l’unico stipendio che cercavo».
Il centro potrà rappresentare un vero e proprio snodo e simbolo per molti altri giovani: «Questa è una realtà splendida culturale e voi rappresentate un ottimo modello da cui la cittadinanza deve prendere esempio – ha commentato il Commissario di Polizia Giorgio Oliva-, perché rappresenta un progresso verso la civiltà. Nessuno si deve sentire escluso nella tutela del territorio. La sicurezza deve essere integrata, partecipata. Se tutti ci ricordiamo di essere cittadinanza attiva, partecipe, verso il progresso possiamo camminare assieme verso un percorso di crescita».
Ha portato il suo saluto anche il presidente dell’associazione antiracket e antimafia di Molfetta Renato De Scisciolo: «In questo momento bisogna evitare ogni strumentalizzazione politica della criminalità tramite i social. Voglio ricordare quel povero bimbo morto ingiustamente a Taranto, perché come ha detto giorni fa don Ciotti “I criminali sono animali”»