Monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, compie oggi 70 anni.
A lui il sindaco Francesco Paolo Ricci ha indirizzato una nota di auguri, a nome di tutta la comunità di Bitonto, Palombaio e Mariotto, esprimendo sentimenti di riconoscenza e nostalgia nei suoi confronti.
Di seguito il testo integrale del messaggio inviato dal sindaco Ricci a mons. Savino.
«Caro don Ciccio, mai avrei immaginato di poterti scrivere una lettera di augurio per il tuo settantesimo compleanno con la responsabilità e la penna da Sindaco della nostra amata Bitonto, in questa stanza dal sapore di Storia e solennità.
Devo, però, abbandonare, anche per altre ragioni che tu ben sai, ogni formalità e distanza che richiederebbe un rapporto epistolare tra un Sindaco ed un Vescovo di Santa Romana Chiesa, per immergermi da subito in un ideale e affettuosissimo abbraccio di augurio, a nome mio, a nome dell’Amministrazione Comunale e di tutta la comunità bitontina che rappresento.
Un abbraccio che dice vicinanza.
Un abbraccio che significa riconoscenza.
Un abbraccio che manifesta, perché no, tanta nostalgia e bellezza.
Perché questa città, sempre molto critica con i suoi figli spesso costretti ad emigrare per avere riconoscimenti dovuti, deve essere invece molto riconoscente nei Tuoi confronti. E, mio tramite, questo oggi Ti manifesta.
Ti ringrazia per i semi che hai saputo seminare sulla terra portando frutto, per i talenti che hai voluto impiegare e non sotterrare, per i germogli di vita cresciuti dal nulla e oggi visibili nelle tante strutture che costituiscono un fiore all’occhiello del terzo settore bitontino. Come non riconoscere in Te un vero e proprio precursore del sistema integrato di welfare tra pubblico e privato?
Una Comunità che Ti ringrazia per aver saputo mantenere e suffragare il culto pei i Santi Medici, così centrali nella vita della nostra Comunità, declinando la domanda sincera e umile di sanità e salvezza delle anime e dei corpi in chiave contemporanea.
Una Comunità che Ti ringrazia per la Tua insaziabile ricerca del Vero e di “senso”, sempre sul delicato confine tra credenti e “non credenti”, per la Tua incessante ricerca di dialogo e confronto in un Mondo che riconosce sempre di più le sole identità rigide e immobili.
Caro don Ciccio, Eccellenza, sento di poter dire che manchi a questa Città, che pure tra mille criticità e difficoltà continua ad operare nel Tuo esempio e nei Tuoi insegnamenti. Manchi ai tanti giovani che faticano sempre più a trovare cultura e punti di riferimento nelle nostre Parrocchie, manchi a tanti di noi che hanno sepolto per sempre un pezzettino di cuore.
Manchi ma sappiamo di poterti ritrovare in un abbraccio vero nelle tante occasioni in cui torni Tra noi.
Un abbraccio che ha il sapore della riconciliazione e della sicurezza del Padre misericordioso mirabilmente dipinto nei Vangeli. Almeno oggi lasciaci respirare, rincuorati dalla Tua presenza, il profumo e la bellezza di sentirci ancora “figli” di questa Terra e di questa Chiesa che hai saputo e sai interpretare ancora nelle bellissime terre calabre.
Buon compleanno dalla tua Bitonto, Palombaio e Mariotto!»