Questa volta, è un Michele Abbaticchio grintoso quello che parla alla cittadinanza dal suo account Facebook, all’indomani della presentazione del Dpcm di Conte che entrerà in vigore dal 4 maggio prossimo.
Subito i numeri: “Sono stati accertati 2 bitontini positivi fra i dipendenti della Siciliani. Quindi, adesso il totale dei bitontini positivi è 5. È rientrata a casa la concittadina che era ricoverata“.
Poi, l’invito perentorio: “Tutti a casa. Dovete restare tutti a casa. La mascherina, anche se io ve la consiglio sempre, è obbligatoria solo in luoghi chiusi“.
“Il presidente del consiglio ha scaricato ai sindaci la responsabilità di aprire o chiudere i parchi pubblici, anche se le aree ludiche resteranno chiuse ai bambini. Ergo, per ora è improponibile riaprire la villa. Sono più propenso ad aprire i cimiteri, registrando e contingentando gli ingressi, con i vigili che controlleranno. Non si deve abusare della facoltà di correre o di far visita ai parenti, dobbiamo pensare solo alla nostra salute. Non si possono fare trasferte in altri comuni per andare a fare passeggiate. Non si possono fare scampagnate. Al limite, dobbiamo agevolare passeggiate dei bambini, ma con limiti temporali. Si può uscire da Bitonto solo per motivi di lavoro, salute o per visitare i parenti e affini“.
Poi, uno sguardo al futuro: “Quando il contagio sarà 0, daremo la massima attenzione per agevolare attività per ora chiuse che stanno subendo la crisi da emergenza Coronavirus. Stiamo disinfestando e derattizzando diverse strade. Speriamo di riuscire a completare tutto il territorio. Stiamo intervenendo proprio in questo momento di cambio stagionale. Questa fase 2 dura fino al 18 maggio. Se avremo fatto il nostro dovere, il Governo darà la possibilità di aprire altre aziende e di agevolare anche relazioni sociali: in settimana vi comunicherò i dettagli a discrezionalità dei comuni. Vedremo di delimitare spazi in cui svolgere attività fisica, anche se servirà ancora l’autocertificazione. Abbiamo, infine, sospeso i buoni spesa e abbiamo aiutato tantissime famiglie con derrate alimentari distribuite grazie alla rete di solidarietà“.