Nasce da un lavoro di sinergia tra Polizia Locale e Polizia di Stato il ricollocamento dell’uomo senza fissa dimora che, ormai da mesi, stazionava sulle panchine di piazza Marconi.
Aveva destato preoccupazione nei cittadini, che, se da un lato volevano aiutarlo (viste le condizioni precarie in cui si trovava), dall’altra erano indignati per l’andamento delle sue giornate e la “disinvoltura” usata persino nel defecare per strada dinanzi a famiglie e bambini.
Il locale Commissariato, appena appurata la situazione, si preoccupò subito di fotosegnalare l’uomo e, dopo accurate verifiche, risultò un incensurato di origine slave.
La Polizia Municipale, assieme ai Servizi Sociali – guidati dall’assessore Gaetano De Palma – hanno avuto quest’oggi la conferma di un posto libero in un centro di accoglienza a Gravina di Puglia, gestito dalla Cooperativa “San Sebastiano”.
Gli agenti questa mattina hanno accompagnato l’uomo – assieme ai vigili – alla Fondazione Santi Medici affinché il clochard venisse lavato, gli venissero forniti degli abiti nuovi e fosse portato in condizioni decorose a Gravina.
«Mi ha fatto male – ha detto il sindaco Michele Abbaticchio – leggere i commenti di vari cittadini che accusavano il Comune di non essersi interessato alla questione, dando per scontato che la persona dormisse su una panchina di piazza Marconi perché il Comune non gli avesse proposto nulla. In realtà abbiamo proposto molte soluzioni, e alla fine abbiamo trovato quella più “estrema” di trasferirlo in un centro di accoglienza».
«Purtroppo, nonostante abbia provato io per primo a parlargli in varie occasioni, ha rifiutato tutte le misure di integrazione che gli sono state offerte e che gli avrebbero consentito di continuare a svolgere una vita di comunità ma, chiaramente non in quelle condizioni – ha aggiunto Abbaticchio –. Per questo è stato necessario l’intervento del comando della Polizia Municipale e dei Servizi Sociali per individuare una struttura che potesse accoglierlo e aiutarlo a risolvere i suoi problemi anche igienico – sanitari. Non potevo consentire che la situazione perdurasse oltre, una situazione deprecabile anche per le famiglie e la gente che passava da piazza Marconi. Spero che grazie all’intervento degli operatori e degli specialisti in questo centro sociale possa ritrovare le coordinate del suo percorso e, un domani, integrarsi nella comunità».