L’Associazione italiana per la ricerca sul Cancro, da oltre 50 anni, è il principale motore della ricerca oncologica nel nostro Paese.
Sono circa 5mila i ricercatori che ogni giorno esplorano nuove frontiere per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro.
Da domani e fino al 5 novembre 2017 AIRC e RAI uniscono le loro forze per dar vita a una campagna di raccolta fondi e informazione. Per otto giorni le trasmissioni televisive e radiofoniche RAI ospitano i protagonisti della ricerca – persone che hanno superato la malattia, ricercatori, medici e volontari per raccontare in tv e alla radio i risultati raggiunti per la cura del cancro – e il pubblico della RAI potrà informarsi e sostenere concretamente con una donazione le nuove sfide dei 5000 ricercatori AIRC impegnati ogni giorno a rendere il cancro sempre più curabile. In prima linea gli ambasciatori di AIRC Antonella Clerici e Carlo Conti con il supporto di molti personaggi amati dal grande pubblico.
La conferenza stampa di presentazione si è svolta nella Sala degli Arazzi, sede della Rai a Roma, e sono intervenuti Marcello Ciannamea, direttore Palinsesto Rai, Adriano Coni, responsabile Sostenibilità e Segretariato Sociale Rai, Carlo Conti, ambasciatore AIRC, Niccolò Contucci, direttore Generale AIRC, e il bitontino Antonio Moschetta, ricercatore AIRC Università degli Studi di Bari.
“Si riparte con i giorni della ricerca contro il cancro AIRC. 5000 ricercatori finanziati in oltre 110 Istituzioni italiane. Oltre il 50% sono donne ed oltre il 50% sono giovani con meno di 40 anni. Perché ancora ricerca contro il cancro? – si chiede il prof. Moschetta -. Per tutti i tumori negli anni 90 guarivano il 33% dei pazienti, nel 2016 il 57%. Noi di questo raddoppio siamo partecipi ed orgogliosi ma dobbiamo continuare e fare di più per provare a salvare tanti pazienti che non hanno risposte e non superano l’ostacolo“. E poi il ricercatore conclude: “Stiamo insieme e riusciremo a salvare sempre più amici, parenti e conoscenti. Finanziare ricerca significa credere nel futuro. Grazie a Carlo Conti e a tutti i testimonial, giornalisti, pazienti, volontari impegnati con il cuore“.