«Giuseppe
Sicolo è pronto a chiarire tutta la questione davanti ai
magistrati».
Il
presunto “Madoff”, che avrebbe ingannato diversi professionisti
spacciandosi per broker che aveva contatti con l’Emiro del Qatar, è
pronto a difendersi.
Su
di lui pende la denuncia – sporta da alcune delle presunte vittime
– di truffa,
appropriazione indebita ed esercizio abusivo della professione
finanziaria. E
una indagine avviata dalla procura di Bari e portata avanti dalla
Guardia di finanza
(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/sono-un-broker-dell-emiro-del-qatar-bitontino-denunciato-per-truffa-e-appropriazione-indebita/6587.htm).
Adesso,
però, il 50enne bitontino (che non ha mai ricevuto alcun tipo di
misura cautelare personale) è pronto a difendersi. Così almeno dice
il suo avvocato, Giuseppe Giulitto di Biagio, attraverso le colonne
della “Gazzetta
del Mezzogiorno”, la
prima a dare la notizia.
Dagli
accertamenti eseguiti – e soprattutto dalle testimonianze di una
delle vittime, una dentista nonché docente universitaria, che gli
avrebbe affidato oltre 200mila euro in tre mesi – sarebbe emerso
che l’uomo avrebbe incontrato le proprie “prede” tramite amici in
comune e sarebbe stato presentato loro come un broker finanziario
operante nel settore degli investimenti «per
conto dell’emiro Altani del Qatar».
La
presunta truffa ai danni della dentista si sarebbe consumata
tra dicembre 2012 e febbraio
2013, periodo in
cui Sicolo avrebbe chiesto alla professionista di affidargli la
gestione di somme di danaro al fine di poterle utilizzare in
investimenti finanziari, assicurandole guadagni praticamente certi.
E
così, in questo periodo, il “Madoff” avrebbe ricevuto in cinque
distinte operazioni ben 204mila
euro. E ogni volta, avrebbe redatto e sottoscritto
dichiarazioni nelle quali specificava la somma consegnata, il tipo di
investimento e i tassi di interesse che avrebbe percepito, oltre ad
assegni in garanzia, poi risultati insoluti.
Non
è tutto, perché da
gennaio a giugno di due anni fa, la donna avrebbe ottenuto sei
bonifici per complessivi 16mila euro.
All’improvviso,
però, il flusso dei bonifici si sarebbe interrotto a causa, si
sarebbe giustificato l’uomo, di «situazioni
di stallo del mercato» e «problemi
tecnici sugli investimenti».