Dal dott. Angelo Mancazzo riceviamo e pubblichiamo:
Ho appreso dal comunicato stampa di “ONDA CIVICA BITONTO”, pubblicato il 16 aprile u.s., di alcune questioni riguardanti la società “ASV S.p.A. in Liquidazione” e, quale liquidatore e legale rappresentante, ritengo opportuno precisare quanto segue:
– La società ha fornito al socio controllante – Comune di Bitonto – i dati contabili infragruppo per consentirgli la redazione del bilancio consolidato;
– la società non è tenuta all’approvazione da parte dell’assemblea dei Soci ed al deposito presso la locale Camera di Commercio del bilancio iniziale di liquidazione, regolarmente redatto e consultabile presso la sede sociale. Non è più espressamente prevista la redazione, insieme agli amministratori, di un bilancio o inventario iniziale di liquidazione (contemplato dall’art. 2277, 2^ comma, C.C.);
– la società non è tenuta all’approvazione da parte dell’assemblea dei Soci ed al deposito presso la locale Camera di Commercio dei bilanci intermedi che, in verità, almeno per quanto riguarda gli aspetti finanziari, sono stati portati all’attenzione del socio controllante Comune di Bitonto, del Collegio sindacale e del Revisore legale con periodicità quasi mensile;
– le perdite subite dalla società sono strutturali e non episodiche e non riguardano il servizio di igiene urbana svolto in favore del Comune di Bitonto; questa circostanza consente di affermare che la tariffa “TARI” del Comune di Bitonto non è stata attinta dalle perdite;
– le posizioni a debito ed a credito infragruppo sono state definite e, dunque, non vi è ragione al momento per preconizzare il riconoscimento da parte del Comune di Bitonto di debiti fuori bilancio.
Ciò precisato, mi auguro che, in futuro, tutti coloro che fossero realmente interessati a conoscere vicende, dati contabili e/o altri elementi relativi all’ASV S.p.A. in Liquidazione, rivolgano le proprie istanze agli organi competenti, sì da gestire/comunicare correttamente informazioni tecniche spesso ostiche anche per gli addetti ai lavori.
In tal modo, peraltro, si eviterebbe il rischio di diffondere notizie infondate che, soprattutto nel momento elettorale, potrebbero essere strumentalmente utilizzate per finalità diverse dalla legittima aspirazione alla conoscenza e all’approfondimento che, sono certo, ha animato i redattori della nota.