Il Galilei non accetta il silenzio, il Galilei decide di fare rumore per Giulia e per tutte le donne che come lei sono state, sono e saranno vittime di una violenza ingiusta e inumana.
In data 25 novembre gli studenti del Liceo Scientifico e Artistico “Galileo Galilei” di Bitonto, guidati dai loro Rappresentanti d’Istituto Alessia Alfano, Lorenzo Losito, Alex Pilone e Antonio Rosica si schierano pubblicamente contro la brutale piaga sociale della violenza nei confronti delle donne.
Si è svolta in sede la seconda Assemblea d’Istituto dell’A.S. 2023/2024 sul tema del femminicidio con particolare riferimento alla violenza causata dalla dipendenza da sostanze stupefacenti.
Una è la promessa con cui ci siamo lasciati, “che non accada più, che sia l’ultima volta”. È finito il tempo della paura e del silenzio, da oggi si inizia a far rumore per diffondere il messaggio, per far comprendere al mondo che “le donne non si sfiorano neanche con un fiore”.
Il Comitato Studentesco ringrazia la Dirigente Scolastica prof.ssa Angela Pastoressa per aver autorizzato l’assemblea in circostanze straordinarie, i Rappresentanti d’Istituto e la Funzione Strumentale Supporto agli Studenti prof.ssa Maria Grazia Napoli.
Abbiamo condiviso un momento di riflessione dal grande impatto emotivo e dal sorprendente coinvolgimento umano.
La comunità studentesca, riunitasi in plenaria, si riscopre unanime a fronteggiare i due mostri più oscuri della società civile, la violenza e l’ignoranza.
Esprimiamo profonda gratitudine a tutti gli esperti che hanno donato generosamente il loro tempo, per dialogare con noi giovani: gli psicologi dott. Vincenzo d’Amore, dott.ssa Alessandra Sgaramella e i Rappresentanti della Casa Alloggio “Raggio di Sole”: il responsabile dott. Filippo De Bellis, il responsabile sanitario Gianmarco Giordano, l’operatrice volontaria del servizio civile Marika Gala, la psicologa dott.ssa Nicole Berardi, l’operatore socio-sanitario Vito Calamita e il testimone Antonio.
È stata una meravigliosa testimonianza di educazione delle nuove generazioni al rispetto della parità di genere e di educazione alla salute, a partire da corrette informazioni divulgate da esperti che hanno dissipato dubbi e corretto errati pregiudizi.
E infine un grande grazie è rivolto agli studenti e ai professori del nostro Liceo, che hanno mostrato passione, responsabilità, grande apertura al dibattito sociale nella trattazione di temi molto delicati.
La violenza sulle donne, come lo stigma del pregiudizio sull’HIV e AIDS, che tristemente grava ancora sulla società moderna, si può sconfiggere, ma occorre unirsi in una “social catena” contro il nemico, schierandosi sempre dalla parte delle vittime e mai da quella dei carnefici, per difendere il più debole, per dare voce a chi non ce l’ha, per aiutare a costruire una società egualitaria più giusta e sicura, in cui vivere serenamente insieme, uomini e donne in totale armonia.