Capita, alcune volte, nella vita, di fare incontri che realizzano un sogno.
Già, è un attimo che sembra eterno.
Un momento che difficilmente potrai dimenticare.
Un puf inspiegabile e bellissimo ed avviene l’incanto.
Prendiamo quel che è successo il pomeriggio di ieri, sull’assolata piazza Cattedrale, nei pressi della rinfrescante fontana, sì, proprio quella che dissetò l’arido palato del favoliere Italo Calvino.
Vincenzo – una montagna d’uno e cuore d’usignolo – era intento a riempire d’acqua bottiglie varie.
Ad un certo punto, s’è visto pararsi dinanzi quell’uomo che segue da tanto, seguendo con attenzione le sue lezioni sulla teoria del male e del “thèos anàitios” su youtube: pensieri profondi che arricchiscono l’anima.
Dunque, con una macchina fotografica al collo e mano nella mano della compagna, il filosofo Massimo Cacciari era lì perché sulle tracce dell’arte romanica italiano e, quindi, non poteva non fare tappa obbligatoria qui a Bitonto, per contemplare lo splendore maestoso e sommamente armonioso della nostra Cattedrale.
Registrata l’emozione infinita di Vincenzo, che s’è fatto immortalare col turista eccellente e amico di mille parole ascoltate nelle notti insonni di meditazioni, i cronisti si sono tuffati sulle piste dell’ex sindaco di Venezia per capirne le ragioni della sua visita.
Tutti speranzosi che vi fosse una motivazione ovviamente politica.
Dimenticando colpevolmente, ancora una volta, che nella nostra meravigliosa città si possa venire anche solo per donare lucente consolazione artistica agli affanni quotidiani.