Tutta la comunità di Palombaio è scesa per le strade, in piazza, nella chiesa di Maria Santissima Immacolata, per dare l’ultimo saluto ai due ventenni Paolo Putignano e Giuseppe Abbatantuono.
I due sono rimasti coinvolti in un grave incidente sulla Sp231 all’alba di sabato e hanno perso la vita sul colpo.
Due giovani vite, spezzate troppo velocemente.
“Sono nati in questa città, qui hanno mosso i loro primo passi, sono cresciuti avvolti dall’amore della famiglia delle loro prime fidanzate – ha aperto il suo ricordo il delegato sindaco e cugino di Paolo, Arcangelo Putignano -. Nell’opaca quotidianità, emergerà sempre una ferita ancora aperta, che sanguina, che resterà aperta nei cuori del cuore straziato dei genitori. Genitori che hanno visto sovvertire l’ordine naturale delle cose”.
“Ci sono solo una poltiglia di parole che non consolano e che, nel dolore, nemmeno si ascoltano, perché si hanno fissi negli occhi i loro corpi, le parole che non si è riusciti a dirgli, le cose che non si sono riuscite a fare, in una vita fatta di rimpianti e voglia di giustizia. Una giustizia che non c’è”.
E tutti si chiedono perché proprio a me? “Si chiederà a Dio, il Dio che dà e che toglie, il perché. E le risposte non ci saranno”.
E poi la stoccata finale: “Non ci resta che evitare che certe cose accadano ancora, che altri genitori possano piangere i loro figli. Evitare che si mettano stanchi alla guida, che premano troppo forte il piede sull’acceleratore, perché la vita è la cosa più preziosa che nessuno e niente può pagare. Perché se vivere significa dimenticarsi di poter morire, farlo così è il modo più ingiusto. Che queste due giovani anime, diventino per tutti noi uomini: avremo bisogno di loro e di trovarli nei giorni più bui”.
Sono arrivati messaggi anche dai loro compagni: “La vostra energia e allegria rimarrà per sempre dentro di noi. Avete trasformato le nostre vite: grazie per tutto quello che ci avete donato“.
Paolo e Giuseppe hanno fatto il loro percorso di studi assieme, erano migliori amici e lo hanno ricordato in tanti: “Non ci sono risposte, ce la prendiamo con il destino. Eravate destinati a stare insieme sempre: nella vita come nella morte. Restiamo con gli occhi pieni di voi”.
E sarà il loro sorriso ad accompagnarli sempre: “Non ci resta che una immagine del vostro sorriso che scaldava il cuore come un raggio di sole. Nessuno riuscirà mai a colmare il vuoto che avete lasciato. Vi porteremo sempre nei nostri cuori”.