C’è quella zona del nostro borgo antico che sembra letteralmente chiusa, ermeticamente, definita da una enorme linea rossa oltre cui non si passa. È la zona dello spaccio, quella in cui, da ormai due mesi a questa parte i controlli sono sempre più serrati.
Ma sappiamo bene che la nostra è la città dalle due anime. E che se da una parte c’è chi prova a distruggere, a seminare terrore e paura, dall’altra c’è chi costruisce e prova, a piccoli passi, a rendere migliore Bitonto.
Siamo in vico San Luca. E se già a Natale l’associazione “Sei di Bitonto se…” aveva aperto le porte ai bimbi costruendo uno splendido villaggio del vecchio e simpatico Santa Claus, nei prossimi giorni tre donne meravigliose inaugureranno un Bed and breakfast.
Si tratta di Francesca Lisi, Luciana Lobuono e Floriana Bergamasco: «Abbiamo tentato di lavorare in ogni modo nella nostra vita – hanno raccontato ai nostri taccuini -. La solita trafila con le pulizie, il volantinaggio, i call center, ma nulla che riuscisse a gratificarci. Così abbiamo deciso di aprire un B&b, investendo, mettendoci tutta l’anima e il coraggio che avevamo dentro».
La zona non è certo delle migliori, ma la scelta è ricaduta proprio su questo edificio, in questa serpentina del centro storico: «Abbiamo visitato un sacco di case, su più livelli, alcune molto costose, altre completamente da rifare e poi abbiamo incontrato questa dimora e ci ha stupite. Aveva tutto, era come la immaginavamo e dotata di ogni comfort: dai balconcini, al bagno in ogni stanza, dal camino, alla terrazza. E, in tutta onestà, non sapevamo affatto che questa fosse una zona “pericolosa”, per noi era una parte della città come tante altre, così come dovrebbe essere».
«Hanno provato a scoraggiarci – raccontano -, ma è stato un motivo in più per andare avanti, abbiamo fatto dei sacrifici enormi e non potevamo mollare. E poi abbiamo trovato qualcosa di meraviglioso un vicinato come quello d’un tempo: qualche giorno fa, per sbaglio, è scattato l’allarme e i vicini ci hanno chiamate in fretta, si sono preoccupati. Abitando in un condominio, non ci capitava da molto di avere questo tipo di attenzione».
Tre donne, con famiglia, figli, ma con una grinta che non le farà mollare per nulla al mondo: «Affrontando le insidie di ogni giorno, ci sentiremo ancora più soddisfatte e poi solo perché c’è un punto nero, non si può non notare la meraviglia della nostra città, dei vicoli, delle case arroccate da cui si gode di una vista mozzafiato. C’è stata tanta fatica, abbiamo portato i mobili a spalla, tinteggiato i muri, scelto l’arredamento, ma abbiamo riso tanto e ogni lacrima è diventata il solco di un sorriso».
Un sorriso che mai nessuno potrà spegnere e per questo c’è stata anche la vicinanza del vicequestore aggiunto Fabrizio Gargiulo e del sindaco Michele Abbaticchio che, nei giorni scorsi, hanno fatto visita a Francesca, Luciana e Floriana.
«La Città reagisce, tende ad elevarsi, qualcuno cerca di contendersela su porzioni del territorio che vogliamo riconquistare a suon di civiltà e ordine pubblico – ha scritto su Facebook il sindaco, Michele Abbaticchio -. Dopo le notizie di cronaca nera, accompagnate, però, da quella in cui la Regione Puglia ha deciso di sostenere il nostro progetto di riqualificazione culturale e sociale per l’intero territorio (aree a rischio comprese), questo è un esempio di come tanti cittadini costruisco silenziosamente un futuro completamente diverso. A vico S. Luca apre un bed and breakfast gestito interamente da signore in cerca di riscatto lavorativo. Un miracolo? No.
È solo il desiderio di vincere sapendo che siamo in troppi per non farcela. Le aiuteremo. E aiuteremo tutti coloro che credono in questa vittoria».
E conclude: «Potete insistere quanto volete, ma l’anima di questa Città vi risponderà sempre: colpo su colpo arretrerete. E quel giorno ci saranno i nostri figli a festeggiare sulle strade che avere occupato per avvelenarli».