Anche se dovesse venire lei, la piccola titanica Greta Thunberg, dopo un po’, ascoltate le pur rassicuranti parole di chi conta e constatata viceversa la dolente realtà, si sentirebbe presa per “gretina” e mesta andrebbe via, quasi certamente insalutata ospite.
Perché, ormai, la natura che ci circonda è sotto vile attacco. Indiscriminato. Brutale. Spietato. Premessa indispensabile: la terra nutre la storia, le tradizioni e le famiglie di Bitonto.
Ergo, basterebbe questo perché la difendessimo a costo della nostra vita. E, invece, niente. Un corpo martoriato in ogni dove, questo è il nostro territorio.
A cominciare dalle buste di rifiuti abbandonati nelle campagne che si moltiplicano a vista d’occhio, nonostante la raccolta “porta a porta” avviata qualche mese fa, pratica di civiltà che solo qui non attecchisce. Qualche giorno fa, la notizia dell’ok all’inceneritore Newo, giunta al termine del consueto valzer prendingiro, fra ricorsi accigliati, conferenze pensose e pareri discordanti. Risultato finale: si farà.
Idem dicasi per la discarica Fer.Live in contrada Colaianni. La trafila è la stessa, il destino minaccia d’essere il medesimo, con buona pace per gli impavidi concittadini ambientalisti – sempre pochi, troppo pochi -, che ci stanno mettendo l’anima.
Festeggia la falda di già inquinata e oltraggiata, col nostro olio – una eccellenza assoluta, fino a qualche decennio fa – sorpassato e umiliato da quello prodotto da altri centri viciniori.
Ancora. Svettano d’improvviso nelle zone periferiche antenne di telefonia mobile 5G, pare sia tutto concesso dal governo capitolino, che pure dovrebbe avere un ministero dedicato solo alla transizione ecologica (per transire dove? All’oltretomba?). Eppure, certe nomine dovevano farci temere un tale epilogo disastroso (leggasi Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione – arreit -digitale, ex manager Vodafone).
E, in tutto questo bailamme di vergogna – mosso dal totem soldomilionemiliardo, sì, proprio così, dai danari, perché dietro ogni decisione ci sono interessi economici che avvantaggiano pochi e danneggiano tutti – a Bitonto dal 2012 al 2016 si è registrato un aumento del 32,5 per cento di tumori, numeri da far tremare i polsi.
Ah, è vero, nessuno studio scientifico potrà mai provare un rapporto diretto di causa-effetto fra il disastro ambientale, diffuso e irrimediabile, e la nostra salute sempre più malcerta e precaria. Senza dimenticare quell’incoraggiante statistica che voleva la nostra atmosfera più ammorbata di quella che aleggia su New York, addirittura.
E, certamente, persino questo articolo sarà del tutto inutile al fine di difendere la nostra “casa”, però ci sia concesso almeno di spedire senza indugio ad improprie pratiche posteriori chiunque si dovesse arricchire, anche solo di un euro, da tutto questo ignobile mercimonio della nostra terra…