Il comandante della Polizia locale, magg. Gaetano Paciullo, interviene sulla vicenda dell’agente in isolamento fiduciario da alcuni giorni per sospetto Covid, chiarendo tutti i dettagli dell’accaduto e ammonendo contro le gratuite illazioni e diffamazioni, che sui social si sono scatenate anche per evidenti imprecisioni nelle informazioni diffuse da più parti.
«Il collega – spiega nella nota il Comandante – nella giornata di domenica 6 settembre, dopo aver accusato alcuni sintomi respiratori, ha informato immediatamente il proprio medico curante, che gli ha consigliato di rimanere cautelativamente a casa, impegnandosi ad inviare, come previsto dal protocollo sanitario regionale anti-Covid, specifica comunicazione all’Asl competente.
Ho provveduto personalmente, per dovere d’ufficio, ad informare della circostanza il Segretario Generale e il Sindaco.
Si è, quindi, dato corso alla procedura precauzionale, prevista nel protocollo aziendale di sicurezza e prevenzione, comunicando i nominativi degli agenti che avevano avuto, negli ultimi tre giorni, contatti stretti con il collega, al Medico Competente, che si è occupato della relativa comunicazione all’Asl.
Ad oggi il collega sta bene e non è stato ancora sottoposto a tampone. Pertanto, non vi è ancora nessuna diagnosi di positività al Covid-19.
Appare corretto, quindi, parlare di un sospetto caso di positività e di attivazione delle doverose procedure precauzionali di sicurezza. Nulla che giustifichi l’attribuzione al collega in questione dell’infamante etichetta di “untore”.
Per questo, in qualità di responsabile del Comando di Polizia locale, a tutela dell’immagine e della dignità personale e professionale di tutti noi, ho chiesto all’Avvocatura comunale di valutare le più opportune azioni legali contro i numerosi “leoni da tastiera”, che in queste ore si sono sentiti autorizzati a lasciarsi andare sui social a commenti fuori luogo e soprattutto gratuitamente offensivi».