Certamente la zona in questione, in foto, depredata, non fa parte del solito giro nel centro storico.
Se un tempo, da ragazzini, il triangolo magico della passeggiata era Corso, via Verdi, via Repubblica, adesso è via Rogadeo, piazza Cattedrale e via Amedeo.
Ma c’è che tra le tre strade, quella che “gode” in questo caso è la più oscura, la meno notata: piazzetta Minerva e le scale di san Francesco d’Assisi (la scarpa).
Il vicinato della zona ci ha segnalato una situazione insostenibile che si verifica “ogni santo giorno” di questi gruppi di ragazzi che si recano lì per bere, fumare e fare schiamazzi, indisturbati.
Di più il vero problema (che NON è certo il divertimento dei fanciulli) è che in zona pare che i giovani bitontini riescano ad acquistare vino e birre da locali che non sono certamente di origine commerciale, siti non solo lì ma anche in altre zone del centro storico.
Non manca il poco rispetto che dedicano alla Chiesa su cui stazionano, rimettono e bivaccano, seppur si vive nell’era della messaggistica istantanea pare abbiano scambiato le scale e i muri per le bacheca facebook dei loro compagni e morosi.
Alcuni cittadini volenterosi hanno anche provato a cercare di rimuovere le scritte in questione che deturpano il paesaggio storico – artistico della zona, ma dalla Diocesi pare non ci sia ancora nessun permesso per affidare la pulizia all’amministrazione – o a chi per loro -.
Altra zona iper-frequentata, proprio perché buia e fuori controllo, è la balaustra del Torrione Angioino: a giudicare dai rifiuti che quotidianamente finiscono nel fossato, probabilmente posizionare lì dei bidoni non basta.
La buona educazione non si compra, forse si insegna, ma è necessario fare qualcosa.