Ieri si è svolta la cerimonia del 166° anniversario dalla Fondazione della Polizia di Stato. Un momento di grande condivisione, confronto e allegria.
Di seguito riportiamo un estratto del discorso fatto dal Questore Carmine Esposito.
“Con spirito di sincera riconoscenza per la gente di questa terra meravigliosa, laboriosa ed onesta, io ed i miei uomini abbiamo voluto organizzare, in occasione del 166° anniversario della Fondazione della Polizia, una giornata che simboleggiasse la sintesi tra la nostra gloriosa Istituzione e la cittadinanza, cementando lo stretto legame che, da sempre, ci unisce alla tanta parte “buona” di questa provincia e della
provincia Bat; per questo abbiamo scelto la splendida cornice del castello Svevo per festeggiare il nostro giorno.
Sono trascorsi esattamente due anni dall’inizio del mio lavoro come Questore al servizio di Bari e della sua gente ed oggi, ancor di più, avverto l’orgoglio di essere stato scelto per un così prestigioso incarico e la gravosa responsabilità di chi deve dare risposte adeguate e coerenti, in una realtà difficile e complessa anche, soprattutto, sotto il profilo della lotta all’illegalità.
Mi sono lasciato guidare dall’istinto per profondere, insieme ai miei più stretti collaboratori ed in stretta sinergia con tutti gli altri attori della sicurezza, le mie migliori energie, la mia forza, il mio impegno in favore di una terra che amo ormai profondamente.Noi della Polizia di Stato sentiamo di avere una ragione di esistere in quanto operiamo per gli altri. Viviamo per la gente, in mezzo ad essa. Pur tra i mille problemi, in un’epoca così difficile per tutti, abbiamo sempre cercato e cerchiamo di dare il meglio di noi. Ed anche quando sbagliamo…. non desideriamo alibi: è giusto che coloro che si rendono protagonisti di eccessi o di mancanze, qualche volta anche gravi, debbano, con rigore e fino in fondo risponderne: la trasparenza e la legittimità del nostro agire devono essere garanzia indefettibile per la democrazia del nostro Paese. Solo così saremo credibili. Nel solco di questi valori e grazie al lavoro costante, serio ed appassionato degli uomini della Squadra Mobile e delle Squadre di Polizia Giudiziaria dei Commissariati distaccati abbiamo ottenuto risultati importanti, infliggendo duri colpi alle consorterie criminali, disarticolandole ed infliggendo duri colpi ai patrimoni illecitamente acquisiti con le misure di prevenzione personali e patrimoniali. Abbiamo ottenuto – solo pochi giorni fa – risultati straordinari nella lotta al terrorismo: pericolosi affiliati dell’Isis, al terrorismo internazionale di origine jihadista, ed uomini senza scrupoli deputati ad una attività di propaganda sono stati assicurati alla Giustizia grazie all’opera straordinaria dei nostri ragazzi della Digos. Ben 2 sorveglianze speciali per motivi di terrorismo, 3 operazioni che hanno portato all’arresto di altrettanti terroristi, 8 espulsioni per la sicurezza nazionale.
Importanti e significativi sono stati i risultati che abbiamo conseguito anche nella gestione dell’ordine e sicurezza pubblica, come ha dimostrato l’esperienza del G7, gestita con risultati egregi. Abbiamo lavorato senza sosta nelle strade, implementando l’attività di prevenzione con le nostre Volanti, accrescendo la nostra costante presenza sul territorio, contribuendo a diminuire il numero dei reati di microcriminalità e con essi, i timori e le paure della gente.
Esserci sempre: questo il nostro slogan. Parole semplice che in realtà nascondono una verità tanto grande quanto importante: l’esigenza che la Polizia di Stato sia sempre presente a difesa delle libertà civili e dei diritti democratici costituzionalmente garantiti. Ci sono cose che non si fanno per coraggio, usava dire il valoroso Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Si fanno per poter continuare a guardare serenamente negli occhi “i propri figli ed i figli dei propri figli”. Per questo, il mio più sincero, appassionato, riverente e commosso dei grazie va a chi ci è stato al fianco, ha lavorato ma ha anche vissuto con noi e con noi ha condiviso gioie e dolori professionali e personali e che, in nome degli alti valori della Giustizia e della Legalità a cui da 166 anni la Polizia di Stato si ispira, ha sacrificato la propria vita. Un grato pensiero alla mia Polizia, la passione profonda di una vita… con riconoscenza per tutti i miei collaboratori attuali e del passato, con l’affetto per tutti voi che oggi siete stati illustri testimoni della mia appassionata, straordinaria emozione. Viva la Polizia di Stato, viva l’Italia! …”