“Con questo progetto vogliamo trasmettere consapevolezza. Il nostro obiettivo è quello di formare o di almeno aiutare i bambini nell’avvicinarsi alla formazione di una coscienza consapevole – spiega il giovanissimo Flavio Allegretti -. Si dice sempre: i bambini, gli adolescenti, sono gli adulti del domani. Ma quali adulti possono abitare il mondo del domani se non sono consapevoli dei loro diritti?”.
Flavio e i suoi compagni di classe, la 3B del Liceo scientifico Galileo Galilei di Bitonto, durante le ore di storia e filosofia, hanno elaborato una progettualità per insegnare ai piccoli alunni della scuola primaria “Fornelli”, quali sono i propri diritti. Lo hanno fatto attraverso il gioco, una caccia al tesoro, che si è svolta negli ambienti scolastici: piccole tessere di un mosaico tra disegni e piccoli messaggi, che hanno ricomposto nelle classi quinte coinvolte.
“Questa attività – spiega il giovane studente – tocca tanti punti della formazione e dell’istruzione dei bambini, quindi unisce disciplina e le nozioni al gioco, quindi anche all’attività in sé. Siamo entusiasti, perché è la prima volta che un evento del genere si tiene su territorio di Bitonto. È un onore poter prendere per mano i bambini, perché siamo convinti che non sia solo il rapporto adulto bambino quello da prendere in considerazione. ma ci deve essere uno scambio reciproco anche tra adolescenti e bambino tra tutte le fasce d’età”.
Una progettualità che ha visto i più grandi coinvolti in una comunicazione attiva: hanno imparato, facendo, nella logica montessoriana.
Soddisfatta dei propri ragazzi la professoressa Tina Pinto del “Galilei”: “Un impegno da parte dei ragazzi eccellente. Sono stati bravissimi anche perché hanno disegnato, digitalizzato e animato tutti i disegni. Questa attività permetterà ai ragazzi di incontrare una realtà scolastica completamente diversa e soprattutto di confrontarsi con un mondo diverso, realizzando proprio sul territorio quel rapporto di comunicazione che da sempre cerchiamo. Infatti è proprio questo il valore di questo momento educativo”.
Per i più piccoli una giornata di gioia ed esempio che resterà indelebile nella memoria.
“Per i piccoli è una grande opportunità apprendere attraverso le parole di giovani che non sono insegnanti, ma che possono essere degli esempi da cui avere dei modelli di riferimento per poter essere un domani come questi ragazzi sono oggi – ha commentato la professoressa Anita Amoia, dirigente scolastica della primaria “Fornelli” -. Avere anche delle progettualità formative per i più piccoli è una cosa bellissima”.