Si è conclusa “Cinema a colazione”, la rassegna di proiezioni cinematografiche dedicate alle scuole, organizzata ogni anno dall’associazione culturale Just Imagine. Nel pomeriggio di ieri, c’è stato l’evento conclusivo della rassegna, in cui, insieme ai docenti delle scuole che hanno partecipato, si è parlato dei nuovi media e della necessità di un’educazione al loro utilizzo, per affrontare o prevenire reati di cui i ragazzi possono essere vittime, ma anche responsabili. Per l’occasione è stata consegnata ai docenti la guida “Comunica in sicurezza”, frutto di una campagna di sensibilizzazione, promossa da Corecom Puglia, Polizia Postale e delle Comunicazioni – Puglia e dall’Ufficio Regionale Scolastico della Puglia.
Tra gli ospiti della serata l’ispettore della Polizia di Stato del commissariato di Bitonto Angelo Ditaranto, che, soffermandosi sull’importanza del ruolo degli insegnanti e sulle loro responsabilità, ha sottolineato: «Nell’esercizio delle vostre funzioni, voi insegnanti siete pubblici ufficiali al pari di noi poliziotti, se pure secondo modi e forme diverse. Se vi accorgete dell’esistenza di reati avete non solo la facoltà e il dovere, ma l’obbligo di denunciare».
«Tutti gli istituti con cui si relaziona il minore durante la sua crescita, dalla famiglia alla scuola, devono garantire l’educazione alla legalità e ad un uso consapevole dei nuovi mezzi di comunicazione» ha aggiunto il secondo ospite, l’avvocato penalista Fabio Rossiello, ricordando che sono tanti i reati che interessano i minori, su cui il legislatore è intervenuto due anni fa, con la legge 71 del 29 maggio 2017, definendo alcune delle più nuove tipologie di reato che tramite il web si consumano, come il cyberbullismo: «È una buona legge che ha definito il ruolo di docenti e personale scolastico, dando loro indicazioni, linee guida e responsabilità. La legge si preoccupa non solo di tutelare la vittima del reato, ma anche di favorire la rieducazione del minore responsabile. È chiaro che la denuncia deve essere l’ultima possibilità, l’estrema ratio. Si deve tentare prima l’interazione con i genitori».
«È una bella legge. Ma deve cambiare anche la nostra mentalità» ripete l’avvocato, evidenziando la necessità di una responsabilizzazione maggiore di scuole e famiglie: «Il docente che rimprovera l’alunno deve tornare ad essere apprezzato e, nelle ore scolastiche, l’uso dei cellulari deve essere vietato».
Da parte di Viviana Minervini, giornalista e presidente di Just Imagine, invece, l’invito ad una maggiore consapevolezza nell’uso dei social network, non sono da parte dei ragazzi, ma anche dei genitori, che spesso danno poca importanza alla privacy, condividendo informazioni che sarebbe meglio se restassero private. E la necessità di un’educazione dell’adulto all’uso delle nuove tecnologie e dei nuovi mezzi di comunicazione è stata sottolineata anche da molti dei docenti ospiti in sala, dal momento che spesso i genitori sono meno abili dei figli.
La conversazione è stata allietata dalla presenza degli attori Patrizia e Loris della Compagnia del Sole di Corato.
Tra gli ospiti anche il vicesindaco Rosa Calò, in rappresentanza del Comune di Bitonto, che ha supportato l’iniziativa.