«Avevo promesso che avremmo fatto un decreto sulla Xylella e sulle gelate. Il decreto è stato fatto e ieri è stato approvato in conferenza Stato Regioni. C’è il decreto, ci sono i soldi. Ora si parte senza se e senza ma. Avevamo promesso che lo avremmo approvato il più velocemente possibile. Ci abbiamo provato, senza riuscirci, per via parlamentare. Tornerà in via governativa un decreto sulle emergenze. Dentro ci saranno gli interessi passivi e le giornate lavorative».
Si conclude con questa promessa, pronunciata sul palco dal ministro per le Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, la lunga mattinata dei gilet arancioni a Roma. Gli olivicoltori avevano deciso di portare la loro protesta nella capitale dopo che la prevista visita di Centinaio in Puglia, il 31 gennaio, era stata disertata dallo stesso ministro. Un’assenza per cui ieri sono giunte le scuse da parte sua, insieme all’impegno di raggiungere la nostra regione il prossimo 26 febbraio: «Ci impegniamo ad aprire, al Mise e al Ministero del Lavoro, un tavolo per affrontare il problema Puglia. Lo attiveremo il più velocemente possibile».
Un esito di cui i manifestanti si dicono contenti, anche se preferiscono attendere che il ministro arrivi, lunedì 26, con il decreto già approvato.
Sono giunti a Roma già dalle prime ore della mattinata di ieri. Tanti, 5mila si stima, gli agricoltori che hanno aderito alla protesta. Alcuni anche da altre regioni non interessate dai problemi del comparto pugliese, come Calabria, Sicilia, Basilicata, Lazio, Abruzzo, Campania e Toscana, in una grande prova di vicinanza e di superamento dei campanilismi. Al loro fianco sindaci e rappresentanti delle associazioni di categoria
In molti sono giunti con cartelli anche molto critici verso il governo. Cartelli che rimproverano di Maio per aver incontrato i gilet gialli francesi e non loro. O altri che contestano la troppa attenzione riservata finora ai “santoni cialtroni”, colpevoli di aver diffuso falsità e ritardato le misure di contenimento della Xylella. Uno di essi tira in ballo il fondatore del Movimento 5 Stelle: «Con Grillo in regia, attentate alla nostra economia». Per protesta hanno pure strappato simbolicamente le tessere elettorali, in dissenso con quanti ancora negano l’emergenza. In tanti, infatti, hanno perso soldi e giornate di lavoro nella terribile annata del 2018. Tra loro e il palco, una bara che poggia su rami di ulivo gettati a terra, simbolo dello stato in cui versa il settore olivicolo in Puglia.
Erano pronti, per farsi sentire, a raggiungere nel pomeriggio, da piazza dei Santi Apostoli, luogo della manifestazione, il ministero delle Politiche Agricole. Ma la decisione di Centinaio di raggiungere la piazza a mezzogiorno li precede.
Sul palco romano è intervenuto anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, annunciando che a marzo sarà sbloccato il Piano di Sviluppo Rurale, finora ostacolato da contenziosi tra aziende, che hanno bloccato le erogazioni.
«Ha prevalso la linea del buonsenso da noi proposta, con un decreto legge, unica soluzione in grado di dare risposte immediate e concrete, partendo da risorse per aziende e lavoratori» è il commento del portavoce del movimento dei gilet arancioni Onofrio Spagnoletti Zeuli.