ORE 7. Dunque, l’avevamo anticipato, ed ecco che sono arrivati puntuali i “forconi” anche a Bitonto.
Gruppi di manifestanti si sono riuniti da questa mattina in piazza Cavour, piazza Moro e lungo Corso Vittorio Emanuele per unirsi alla protesta nazionale che da tre giorni sta paralizzando l’Italia.
La speranza è che non vi siano infiltrazioni tra i cittadini di delinquenti che magari hanno come unico obiettivo quello di a seminare caos in città.
Alcuni commercianti del centro hanno deciso di restare chiusi in piena autonomia
IL COMUNICATO DEL SINDACO. Nel pomeriggio di ieri, intanto, è stato pubblicato un comunicato congiunto da parte di Michele Abbaticchio, Tommaso Depalma e Paola Natalicchio, rispettivamente sindaci di Bitonto, Giovinazzo e Molfetta. L’intento è quello di lanciare un appello affinché il tutto si svolga in piena normalità e sicurezza e la situazioni non degeneri in maniera violenta come accaduto in diversi comuni del Paese.
“Torniamo al
buonsenso. Non si possono mettere sotto assedio le città – recita il testo del
comunicato – Possiamo arrivare a comprendere le
ragioni del disagio sociale ma lasciate ai commercianti e agli imprenditori
delle nostre città la libertà di riaprire i negozi, lasciate alle famiglie la
libertà di passeggiare con i loro bambini nelle settimane del Natale e di
accompagnare i propri figli a scuola senza l’angoscia che possano unirsi a una
protesta che sta toccando alcuni picchi intollerabili. Da 48 ore imprese,
negozi, aziende e scuole vivono un turbamento legato all’energico invito di
rimanere chiusi, a saracinesche abbassate, proprio in un periodo importante
come quello natalizio. Solo grazie al controllo pacifico e nonviolento delle
nostre forze dell’ordine e dei comandi di polizia municipale la protesta di
queste ore non sta trascendendo, ma bisogna adesso consentire che la situazione
torni alla normalità. Ogni cambiamento può avvenire solo con le istituzioni e
non contro le istituzioni, con la nonviolenza e non con gli atti intimidatori e
vandalici a cui pure abbiamo assistito, con il rispetto dei lavoratori e non
costringendo lavoratori, imprenditori e commercianti a fare le barricate e a
non poter lavorare”.
0RE 9. Già da ieri, intanto, il dirigente del Commissariato di P.S., Giorgio Oliva, aveva anticipato che alcuni esercizi commerciali della città, per loro scelta, dovuta forse al timore di assalti criminali, sarebbero rimasti chiusi.
ORE 9.30. Il corteo, per la verità, è composto essenzialmente da circa 200 alunni delle scuole superiori bitontine che hanno deciso di far festa oggi a scuola per solidarizzare con la protesta dei forconi.
Non si registrano minacce e ritorsioni verso gli esercenti aperti.
Ridimensionata la ricostruzione dell’episodio del panificio in via Repubblica, dove sette persone si sono recate stamattina invitando il titolare ad abbassare la saracinesca per il passaggio del corteo.
Gli agenti sono prontamente intervenuti ed hanno identificato i sette spacconi.
Le vie del centro sono comunque bloccate, le forze dell’ordine monitorano la situazione.
“La protesta è molto pacifica, tutto procede bene, controlliamo la situazione per scongiurare infiltrazioni criminali, ma al momento il corteo è composto da ragazzi del Liceo, dell’ITIS e di altre scuole che stanno solidarizzando con la protesta nazionale”, ha commentato il dottor Oliva.
Seguiremo la situazione minuto per minuto e vi terremo aggiornati in tempo reale